San Giorgio era un cavaliere coraggioso che un giorno arrivò a Silene, in Libia, dove c'era un lago in cui viveva un drago che soffiava veleno.
![[feature] La leggenda di San Giorgio e il drago](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtfNYzsemI209eI4yqZgSD39V9uBYolEzuGvCtoLXan78kDIA7e6-qEJkNGBthIICxTRPE7iLvmJZKUadWPK0zAlKBXoOkLMJx-UA8G4Nez-utLtU6G97XQawbeMcUyjskhMGQoQK8pH99JRwre0yF7iMu8uHir9GWUHkmxbOjUULFVIIlClnG5fd1XYs/s700/sangiorgio.jpg)
Un'antica leggenda vuole che San Giorgio avrebbe ucciso un drago e liberato un intero villaggio dalla sua tirannia. È una storia imperniata su valori nobili come il coraggio, la destrezza e la giustizia. È uno di quei racconti brevi che chi lo legge lo ricorderà per il resto della sua vita.
C'era una volta in un regno lontano un grande lago nelle cui profondità viveva un malvagio drago che con il suo respiro avvelenava l'aria tutt'intorno. Per placare la sua ira ed essere lasciati in pace, gli abitanti del villaggio decisero di sacrificare ogni giorno una persona al drago. Il nome di questa persona si otteneva tramite sorteggio. Un giorno fu estratto il nome della figlia del re. Era una giovane principessa molto ben voluta dagli abitanti del villaggio. Il padre era riluttante a sacrificarla.
Vedendo che il loro re soffriva, alcuni cittadini si offrirono di sostituire la principessa, ma la principessa si rifiutò di lasciare che altri pagassero per il suo destino, poiché ella sapeva che faceva parte del villaggio e che, quindi, doveva seguire le leggi dettate dal re, suo padre.
La principessa lasciò la città per compiere la sua missione. Camminò senza fretta verso il lago dove avrebbe incontrato il drago, quando, improvvisamente, apparve davanti lei un giovane cavaliere in groppa a un cavallo bianco. La principessa lo mise in guardia dei pericoli a cui sarebbe andato incontro proseguendo il suo cammino, ma il cavaliere si rifiutò di abbandonarla al suo destino e le disse che lui era lì per salvarla.
Il cavaliere si chiamava Giorgio e affrontò il drago. Ebbe inizio una cruenta battaglia che finì quando il cavaliere scagliò con forza una lancia che colpì il cuore del drago. Dal sangue uscito dal petto del mostro nacque una splendida rosa che Giorgio regalò alla principessa.
La gente era felice, e Giorgio li invitò a farsi battezzare come cristiani. Successivamente, sulle sponde del lago, il re costruì una chiesa dedicata a San Giorgio e dal suo altare cominciò a sgorgare una sorgente d'acqua che curava tutte le malattie.