Morale della favola: Le nostre parole devono essere coerenti con le nostre azioni se vogliamo costruire e mantenere un legame forte e duraturo.
![[feature] L'uomo e il satiro - Esopo](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbVZrMjUR5LySXMOSb2WIIYIvJg1l4vb3F0-fuv_aCQF6A66qmOcuAhRzKJ0Iz4OLvPV-MhC6YfYjrCyVRpkkynxFDegRLkBIR-9wxgSSyYKyuPn9TRYeHC_ENGi_eV9QEAoP4pEN8ooQgs-K9eJkFtiwb-8hYz8hv5LRNnV2tmneKiA-5ZJSxtr8c8II/s696/satiro.jpg)
L'uomo e il satiro
Esopo
Con questa favola dal titolo, L'uomo e il satiro, Esopo ci catapulta nella singolare amicizia tra un uomo e un satiro, cioè, tra un comune mortale e una creatura della mitologia greca avente il corpo umano e la coda, i piedi, le orecchie e le corna di una capra. Attraverso i loro dialoghi riusciamo a capire come delle semplici parole possano alterare completamente la percezione che abbiamo dell'altro.Tanto tempo fa, quando mitiche creature si mescolavano tra gli umani sulla Terra, un uomo e un satiro formarono un'incredibile quanto improbabile amicizia. Per un certo periodo i due amici condivisero dell'ottimo cibo e una piacevole conversazione, apprezzando la reciproca compagnia.
Poi, un gelido mattino d'inverno, mentre i due si trovavano per strada a passeggiare, il satiro vide l'uomo che si portava le mani alla bocca e soffiava con forza sulle dita. Incuriosito, il satiro gli chiese perché lo stesse facendo.
"È per scaldarmi le mani", rispose l'uomo, tremante dal freddo.
Il satiro fece cenno con la testa di aver capito, memorizzando l'informazione nella sua mente. Più tardi, quando tornarono a casa, trovarono pronto dello stufato di maiale ancora fumante. Si sedettero a tavola e cominciarono a mangiare e, poiché lo stufato scottava, prima di portarlo alla bocca, l'uomo ci soffiò sopra.
Il satiro chiese di nuovo: "Perché ci soffi sopra?"
"È per raffreddare il cibo", fu la risposta pronta dell'uomo.
Il satiro rimase un attimo perplesso, quindi, si alzò in piedi e rapidamente si diresse verso l'uscio. Dopo aver aperto la porta, si girò indietro ed esclamò: "Addio. Rinuncio alla nostra amicizia, poiché non posso fidarmi di chi con la stessa bocca soffia sia per riscaldare che per raffreddare!"
Ora, secondo voi, la reazione del satiro è stata una dimostrazione di giudizio affrettato, oppure una legittima valutazione di incoerenza?