Questa storia ci insegna che i litigi tra due componenti dello stesso nucleo familiare si ripercuotono negativamente su tutta la famiglia.
![[feature] Uno strano uccello con due teste](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC3qQzHg-_qhnNOy3rlw_PGD8_KBHXUcNm39t2Ehovc64OblJ1zTXdeA6-gaKs6jSAVvzUpcCmDaNOjgLll7jEY0tPyDSgf3pSL_RwO9y9ZXRydYWAAUkrpeL8EpGFwdmG7s4tSyHadQLodqKCfQvRvmOZCrLO87i8L7ySKc54isNZEbxk5sMC0zMJrvI/s696/uccello_2_teste.jpg)
Tornando al nostro racconto, le due teste erano solito imbeccarsi tra loro anche per i motivi più futili. Un giorno, mentre l'uccello stava sorvolando il lago, la testa di sinistra vide un grande albero con sopra un delizioso frutto che aveva un aspetto invitante.
La testa di sinistra ordinò all'uccello di raccogliere quel frutto. Il pennuto obbedì e si posò sull'albero. Dopo aver raccolto il frutto con le zampe, lo diede alla testa di sinistra che cominciò a mangiarlo, pensando: "Oh, che frutto delizioso. Sono stato fortunato ad averlo trovato. Sono sicura che questo frutto sia stato mandato dal cielo apposta per me."
A un certo punto, l'altra testa, quella di destra, gli chiese: "Me ne fai assaggiare un pezzo?"
La testa di sinistra non aveva nessuna intenzione di privarsi di una parte di quel bocconcino così appetitoso, perciò, con un sorriso sarcastico, disse: "Abbiamo un solo stomaco, or dunque, chiunque di noi due mangia il frutto, va nella stessa pancia.
"Ma io ti avevo chiesto solo di farmelo assaggiare", obiettò l'altra.
La testa di sinistra rispose seccamente: "Ho visto per primo il frutto, di conseguenza ho il diritto di mangiarlo senza condividerlo con nessuno."
Questo egoismo della testa "mancina" fece molto male all'altra di destra la quale, delusa e amareggiata, rimase in silenzio.
Alcuni giorni dopo, mentre l'uccello sorvolava nuovamente le acque del lago, la testa di destra vide un bellissimo frutto nero che luccicava sopra un albero. L'uccello si accostò all'albero e colse il frutto per darlo alla testa di destra.
Gli altri uccelli che vivevano sull'albero, lo avvertirono: "Non mangiarlo. È un frutto velenoso. Potresti morire."
Sentendo ciò, anche la testa di sinistra, gridò: "Non mangiarlo. Non mangiarlo."
"L'altro giorno mi hai offesa, quando non hai voluto condividere con me il tuo delizioso frutto. Ora Mangerò questa primizia e mi vendicherò dell'insulto." Rispose la testa di destra.
La testa di sinistra supplicò ancora: "Per favore, non mangiarlo, altrimenti moriremo entrambi."
La testa di destra ribatté: "Poiché l'ho visto io, ho il diritto di mangiarlo e tu non puoi fermarmi."
Alla fine, il frutto nero fu mangiato dalla testa di destra e in pochi attimi lo strano uccello con due teste precipitò a terra senza vita.
In questa curiosa storia possiamo identificare gli aspetti contraddittori di due personalità in una sola persona, che, in quanto separate e dissociate tra loro, sono condannate tutte e due alla sventura, poiché anche la parte buona ne esce sconfitta in quanto non riesce a placare le tendenze malvagie e invidiose dell'altra, e, quindi, non è in grado di evitare le conseguenze distruttive per entrambe.