L'avido è una persona egoista che non si sentirà mai soddisfatto. Qualcuno ha detto che l'avidità è come l'acqua salata, più ne bevi, più hai sete.
Ciò che caratterizza maggiormente l'avido è il desiderio compulsivo di avere sempre di più. Questa persona tende essenzialmente ad essere un egoista il cui unico pensiero è di accumulare tutto per sé. Chi è affetto da avidità vorrà avere più di quanto è necessario, soprattutto quando si tratta di denaro, gioielli, o altri tipi di beni.
Tanto tempo fa su un'isola lontana viveva una famiglia composta da padre, madre e due figli. Primo e Secondo erano i nomi dei due fratellini gemelli, talmente identici che a volte perfino i loro genitori facevano fatica a distinguerli. Ciò nonostante, i ragazzi avevano due personalità e caratteri diametralmente opposti tra loro.
L'agenda di Primo era piena di nomi e numeri di telefono di persone che gli volevano bene, Secondo, al contrario, aveva pochissimi amici. Mentre a Primo piacevano i dolci, Secondo amava mangiare cibo piccante. Primo era il cocco di mamma, Secondo, invece, era il prediletto di papà. Primo era generoso e altruista, viceversa, Secondo era avido ed egoista.
Passarono gli anni, e quando i due gemelli divennero grandi, il padre decise di dividere la sua fortuna in maniera equa tra loro. Tuttavia, Secondo fu in disaccordo con il padre, sostenendo che chi dei due si fosse dimostrato più scaltro e forte avrebbe dovuto ricevere una quota maggiore di eredità. Primo fu d'accordo con il fratello, così, il padre organizzò una gara tra loro due.
L'uomo propose ai suoi figli di camminare il più a lungo possibile. L'eredità sarebbe stata divisa in proporzione alla distanza percorsa da ciascuno di essi. La sfida prevedeva due sole regole da rispettare:
1. Non dovevano avere nessun tipo di orologio che segnasse l'ora;
2. Dovevano tornare a casa prima del tramonto del Sole.
La mattina seguente, di buonora, i due fratelli partirono per la "passeggiata". Era una giornata piuttosto soleggiata. Primo cominciò a camminare con passo lento e costante, mentre Secondo si lanciò in uno sprint frenetico, poiché era determinato a vincere la gara e ottenere una fetta più grande della ricchezza di suo padre.
Primo considerò che sarebbe stato ideale camminare il più possibile fino a quando i raggi solari illuminavano perpendicolarmente la Terra e, in quel momento, tornare indietro, poiché sapeva che ci sarebbe voluto lo stesso tempo per arrivare a casa prima che il Sole tramontasse. E così accadde.
A causa della sua avidità, Secondo, deciso a guadagnare più ricchezza possibile, continuò a procedere in avanti anche dopo che il Sole si era levato in alto nel cielo, ritenendo che accelerando il passo sarebbe comunque riuscito a tornare a casa in tempo. Quando vide che il Sole era diventato una sfera arancione, si affrettò a tornare indietro. Sfortunatamente per lui, dopo un po' il sole tramontò e l'oscurità inghiottì i suoi sogni. Stremato e avvilito trascinò i suoi piedi stanchi fino a casa, dove arrivò poco prima dell'alba.
Aveva perso tutto semplicemente a causa della sua avidità.
Tanto tempo fa su un'isola lontana viveva una famiglia composta da padre, madre e due figli. Primo e Secondo erano i nomi dei due fratellini gemelli, talmente identici che a volte perfino i loro genitori facevano fatica a distinguerli. Ciò nonostante, i ragazzi avevano due personalità e caratteri diametralmente opposti tra loro.
L'agenda di Primo era piena di nomi e numeri di telefono di persone che gli volevano bene, Secondo, al contrario, aveva pochissimi amici. Mentre a Primo piacevano i dolci, Secondo amava mangiare cibo piccante. Primo era il cocco di mamma, Secondo, invece, era il prediletto di papà. Primo era generoso e altruista, viceversa, Secondo era avido ed egoista.
Passarono gli anni, e quando i due gemelli divennero grandi, il padre decise di dividere la sua fortuna in maniera equa tra loro. Tuttavia, Secondo fu in disaccordo con il padre, sostenendo che chi dei due si fosse dimostrato più scaltro e forte avrebbe dovuto ricevere una quota maggiore di eredità. Primo fu d'accordo con il fratello, così, il padre organizzò una gara tra loro due.
L'uomo propose ai suoi figli di camminare il più a lungo possibile. L'eredità sarebbe stata divisa in proporzione alla distanza percorsa da ciascuno di essi. La sfida prevedeva due sole regole da rispettare:
1. Non dovevano avere nessun tipo di orologio che segnasse l'ora;
2. Dovevano tornare a casa prima del tramonto del Sole.
La mattina seguente, di buonora, i due fratelli partirono per la "passeggiata". Era una giornata piuttosto soleggiata. Primo cominciò a camminare con passo lento e costante, mentre Secondo si lanciò in uno sprint frenetico, poiché era determinato a vincere la gara e ottenere una fetta più grande della ricchezza di suo padre.
Primo considerò che sarebbe stato ideale camminare il più possibile fino a quando i raggi solari illuminavano perpendicolarmente la Terra e, in quel momento, tornare indietro, poiché sapeva che ci sarebbe voluto lo stesso tempo per arrivare a casa prima che il Sole tramontasse. E così accadde.
A causa della sua avidità, Secondo, deciso a guadagnare più ricchezza possibile, continuò a procedere in avanti anche dopo che il Sole si era levato in alto nel cielo, ritenendo che accelerando il passo sarebbe comunque riuscito a tornare a casa in tempo. Quando vide che il Sole era diventato una sfera arancione, si affrettò a tornare indietro. Sfortunatamente per lui, dopo un po' il sole tramontò e l'oscurità inghiottì i suoi sogni. Stremato e avvilito trascinò i suoi piedi stanchi fino a casa, dove arrivò poco prima dell'alba.
Aveva perso tutto semplicemente a causa della sua avidità.