L'infanzia non è qualcosa che muore in noi o inaridisce quando cresciamo. È un prezioso tesoro che continua ad arricchire la nostra vita.
Pazzianno pazzianno... Nino Vicidomini
I giochi del passato con cantilene e poesie in "lingua nostra"
L'altra sera ho partecipato al primo raduno ex alunni elementari e medie, classe di ferro 1954 e dintorni, promosso dal buon Peppe Solimeno, amministratore del Gruppo su Facebook, "Nati nel 1954 classe di ferro", e che ha avuto luogo al ristorante al Vesuvio "Villa Tirone". Un evento che mi ha dato l'opportunità di rivivere momenti indimenticabili e riconnettermi con i vecchi compagni di classe.Quest'incontro, non solo ha permesso a tutti di ricordare i giorni lontani di studio e di espedienti, ma anche di rievocare i risultati e le esperienze che ognuno di noi ha avuto da allora fino a oggi. Un'occasione unica per riflettere sugli anni di studio, ricordare momenti felici e celebrare coloro che ci hanno accompagnato nel nostro cammino formativo.
In questa riunione, abbiamo reso omaggio a quei docenti che ci hanno insegnato con passione e dedizione, e che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre vite. Abbiamo ricordato anche quei compagni che non sono più con noi, ma il cui spirito e la cui memoria rimarranno sempre vivi nei nostri cuori.
Nell'occasione, il noto poeta e scrittore trecasese, Nino Vicidomini, ha omaggiato ognuno dei presenti con una copia di uno dei suoi lavori ...Pazzianno pazzianno... I giochi del passato con cantilene e poesie in "lingua nostra", con prefazione confidenziale del prof. Angelo Calabrese, ed edito da Ritualia.
Proprio su questo generoso gesto volevo soffermarmi poiché, "Pazzianno pazzianno...", che tradotto in italiano vuol dire "Giocando scherzando...", non è un semplice libro ma una guida pratica sui classici giochi d'infanzia del dopoguerra, quando si usciva a giocare con gli amici per strada, passando ore correndo, saltando, giocando a pallone, inventando giochi e ridendo tutti insieme, cose che i bambini di oggi non conoscono.
Con il crescente uso della tecnologia nel tempo libero dei ragazzi, molti dei giochi popolari per strada o al parco, che un tempo rappresentavano la soluzione più ricreativa per socializzare e divertirsi, sono andati perduti.
Grazie a questa raccolta di giochi tradizionali, oggi i nostri nipoti possono conoscere e praticare queste attività divertenti che hanno fatto parte della cultura ludica nel nostro Paese.
Infatti, questo libro recupera le esperienze giocose della nostra infanzia attraverso l'utilizzo di testi esplicativi, ma anche di immagini cariche di sentimento. Ogni pagina di questo volume è un piccolo tesoro del passato con cui recuperare quel primo giorno di scuola, le buone maniere che la maestra o il maestro trasmetteva, i giochi con gli amici o le scene tra le mura domestiche, dove la famiglia aveva un ruolo fondamentale.
Sono stati momenti molto preziosi perché ci hanno permesso di sviluppare la nostra creatività, la nostra immaginazione e le nostre abilità sociali. In questo contesto abbiamo imparato a condividere, a rispettare le regole e a risolvere i conflitti in modo amichevole.
A volte, noi ci dimentichiamo quanto è importante il tempo trascorso giocando all'aria aperta in compagnia di altri bambini. I nuovi dispositivi elettronici sempre più tecnologici ci hanno semplificato la vita, ma ci hanno anche privano di esperienze arricchenti e divertenti.
Oltre alle bellissime poesie, ecco solo alcuni dei giochi sapientemente descritti in questo libro che invito tutti a leggere, sia grandi che piccini.
- A Campana (Alla campana);
- A carrecauoglio (a carica olio);
- A cemmenèra (la ciminiera);
- A Maronna saglie o scenne (dov'è?);
- A nnascunnarèlla (nascondino);
- A ppaccarìglio (allo schiaffetto);
- A saltamuro (con le monete);
- A scarrecavarrìle (a scaricabarile);
- A scòppola e t' 'a tiene (lo scappellotto tocca e fuggi);
- A tuccà fierro (a toccare ferro);
- A zumpà cavalluccio (salta cavallina);
- A zumpà cu 'a funa (saltare la fune);
- Acchiapparella (acchiappino);
- Annascunniglio (nascondino);
- Cu' 'o chirchio (con il cerchio);
- Giggino Giggetto (Gigino Gigetto);
- Giro, girotondo (cantilena);
- Mazza e Pìvuzo (la lippa);
- 'Mponta 'a Luna (salterello);
- 'Nterra 'a rena (sulla sabbia - spiaggia);
- 'O maccaròne 'e zita (il maccherone di fidanzamento);
- 'O paro e sparo (il pari e dispari);
- 'O schiuoppo (lo schioppo con le figurine);
- 'O strùmmolo (la trottola);
- 'O tuocco (la conta);
- Sèsca risesca (fischia rifischia);
- Trezza longa - Zompacavallo o cavallo muscio (salta montone);
- Zumpettànno (saltellando).