I matrimoni felici hanno una propria fonte di energia che fa sì che le cose vadano bene per entrambi i coniugi.
Il matrimonio è certamente l'obiettivo imprescindibile per la maggior parte degli innamorati. Ovviamente, non tutte le persone sono uguali, ma l'obiettivo di ognuno è sicuramente il raggiungimento della felicità. È chiaro che una famiglia felice non sarà mai come quella che si vede nei film, circondata da un ambiente idilliaco e in cui tutto va bene. La verità è che ogni coppia ha i suoi momenti di crisi in cui le cose possono non andare tanto bene, ma questo non significa che non sia una famiglia felice. Si tratta solo di trovare un modo per dare più peso ai momenti di felicità.
I piccoli gesti di tutti i giorni sono quelli che meglio ci aiutano a costruire un legame familiare forte, in cui la felicità è più che presente. Ecco due storie che rendono l'idea di come la vita matrimoniale può essere serena e felice.
Prima storia: I vicini
Due famiglie vivevano poco distanti l'una dall'altra. In una di esse, il marito litigava continuamente con la moglie, mentre gli altri due coniugi vivevano sereni e felici.
Un giorno, presa dall'invidia per l'atmosfera gioiosa che si respirava nella famiglia accanto, la moglie disse al marito: "Vai dai nostri vicini e scopri cosa fanno per ottenere la loro armonia."
Il marito andò, e di nascosto cominciò a indagare. Vide la donna che stava lavando il pavimento dell'ingresso. A un certo punto, lasciò tutto e corse in cucina, richiamata dal fischio di una pentola a pressione. In quel momento suo marito tornò a casa. Non accorgendosi del secchio a terra, ci andò a sbattere contro, facendo traboccare l'acqua.
Sua moglie accorse subito dalla cucina, e gli disse: "Sono desolata, tesoro, è stata colpa mia perché ho lasciato il secchio nel mezzo del passaggio."
Di rimando, il marito rispose: "No, tesoro, scusami tu. È tutta colpa mia, perché sono stato sbadato."
A quel punto, l'uomo, che aveva osservato quella scena, tornò a casa, dove la moglie gli chiese: "Allora, hai capito il motivo della loro felicità?"
"Credo di sì", rispose l'uomo: "Vedi, io e te cerchiamo sempre di avere ragione, mentre ognuno di loro accetta le proprie colpe e chiede scusa all'altro."
Seconda storia: Il panino a metà
Nel 30° anniversario di matrimonio, come ogni mattina, la moglie preparò il panino per la colazione. Dopo averlo tagliato e imburrato da entrambi i lati, come aveva sempre fatto, con una mano avvicinò la parte superiore al marito. Questa volta, però, si fermò a metà.
Un pensiero si era insinuato nella mente della donna: "Questa volta voglio tenere per me la parte più rosea del panino. È una cosa che sogno da trent'anni. D'altronde, sono sempre stata una buona moglie. Inoltre, gli ho cresciuto dei bravi figli, mettendo impegno e cura per il benessere della famiglia."
Così, la donna, dopo aver preso la sua decisione, diede la parte inferiore del panino a suo marito, rompendo una tradizione che durava da 30 anni.
Visibilmente raggiante, suo marito prese il mezzo panino e le disse: "Oggi mi hai fatto un regalo meraviglioso, mia cara. Per 30 anni ho evitato di mangiare la parte inferiore del panino, sebbene fosse la mia preferita, perché pensavo che ti appartenesse di diritto."
Cosa ci insegnano queste storie? Comunicare, fare domande, e non dare mai nulla per scontato.
I piccoli gesti di tutti i giorni sono quelli che meglio ci aiutano a costruire un legame familiare forte, in cui la felicità è più che presente. Ecco due storie che rendono l'idea di come la vita matrimoniale può essere serena e felice.
Prima storia: I vicini
Due famiglie vivevano poco distanti l'una dall'altra. In una di esse, il marito litigava continuamente con la moglie, mentre gli altri due coniugi vivevano sereni e felici.
Un giorno, presa dall'invidia per l'atmosfera gioiosa che si respirava nella famiglia accanto, la moglie disse al marito: "Vai dai nostri vicini e scopri cosa fanno per ottenere la loro armonia."
Il marito andò, e di nascosto cominciò a indagare. Vide la donna che stava lavando il pavimento dell'ingresso. A un certo punto, lasciò tutto e corse in cucina, richiamata dal fischio di una pentola a pressione. In quel momento suo marito tornò a casa. Non accorgendosi del secchio a terra, ci andò a sbattere contro, facendo traboccare l'acqua.
Sua moglie accorse subito dalla cucina, e gli disse: "Sono desolata, tesoro, è stata colpa mia perché ho lasciato il secchio nel mezzo del passaggio."
Di rimando, il marito rispose: "No, tesoro, scusami tu. È tutta colpa mia, perché sono stato sbadato."
A quel punto, l'uomo, che aveva osservato quella scena, tornò a casa, dove la moglie gli chiese: "Allora, hai capito il motivo della loro felicità?"
"Credo di sì", rispose l'uomo: "Vedi, io e te cerchiamo sempre di avere ragione, mentre ognuno di loro accetta le proprie colpe e chiede scusa all'altro."
Seconda storia: Il panino a metà
Nel 30° anniversario di matrimonio, come ogni mattina, la moglie preparò il panino per la colazione. Dopo averlo tagliato e imburrato da entrambi i lati, come aveva sempre fatto, con una mano avvicinò la parte superiore al marito. Questa volta, però, si fermò a metà.
Un pensiero si era insinuato nella mente della donna: "Questa volta voglio tenere per me la parte più rosea del panino. È una cosa che sogno da trent'anni. D'altronde, sono sempre stata una buona moglie. Inoltre, gli ho cresciuto dei bravi figli, mettendo impegno e cura per il benessere della famiglia."
Così, la donna, dopo aver preso la sua decisione, diede la parte inferiore del panino a suo marito, rompendo una tradizione che durava da 30 anni.
Visibilmente raggiante, suo marito prese il mezzo panino e le disse: "Oggi mi hai fatto un regalo meraviglioso, mia cara. Per 30 anni ho evitato di mangiare la parte inferiore del panino, sebbene fosse la mia preferita, perché pensavo che ti appartenesse di diritto."
Cosa ci insegnano queste storie? Comunicare, fare domande, e non dare mai nulla per scontato.