Morale della favola: Questa storia ci insegna che non dobbiamo avere fretta nel giudicare le persone.
Il mercante e l'asino
Anonimo
Chi più e chi meno, tutti noi, nella nostra vita quotidiana, facciamo uso di giudizi di valore. Ci sono persone capaci di giudicare gli altri alla velocità della luce. Senza pietà e senza possibilità di appello. Sono guidati da uno sguardo cieco e da un cuore vuoto, senza un minimo di empatia. Sono persone che giudicano facilmente e rapidamente.Un mercante caricò con due sacchi di grano il suo asino e con lui si avviò verso il mercato per venderli. A un certo punto, stanchi per il lungo cammino, i due si riposarono all'ombra di un albero. Quando l'uomo si svegliò dal sonnellino, si accorse che il suo asino era sparito. Angosciato, cominciò a cercarlo ovunque.
Proseguendo lungo la strada per il mercato, l'uomo incontrò un ragazzo e gli domandò se aveva visto il suo asino. A sua volta, il ragazzo gli chiese se l'asino che stava cercando fosse cieco dell'occhio sinistro, zoppo del piede destro e, infine, se trasportava un carico di grano.
Visibilmente felice, l'uomo ribatté: "Sì, è proprio lui! Dimmi, dove lo hai visto?" Il ragazzo rispose che non aveva visto l'asino, al che l'uomo si arrabbiò molto, andò dal capo del villaggio e chiese una dura punizione per quel piccolo impostore.
Il saggio capo chiese al giovane: "Dimmi, ragazzo, come hai fatto a descrivere l'asino, poiché affermi di non averlo visto?
Il ragazzo rispose così: "In verità , non ho visto l'asino, ma dalla differenza delle orme tra il piede destro e quello sinistro che ha lasciato sul terreno, ho capito che zoppicava. Inoltre, mi sono accorto che ha mangiato l'erba soltanto sul lato destro, mentre quella a sinistra no. Da questo ho capito che era cieco dell'occhio sinistro. Infine, c'erano molti semi di grano sparsi per terra, da questo ho capito che doveva portare un carico di grano".
Il vecchio capì l'intelligenza del ragazzo e lo discolpò dalle accuse ingiuste di quell'uomo.