Morale della favola: Molto spesso la vanità porta le persone a subire terribili delusioni, proprio come in questo caso che segue.
Ermes e lo scultore
Esopo
Questa bellissima favola di Esopo, dal titolo "Ermes e lo scultore", si riferisce a quelle persone vanitose che si proclamano messaggeri della più grande bellezza possibile, sentendosi meritevoli di amore, onore e gloria, ma che non valgono nulla secondo gli altri.Il dio Ermes voleva sapere quanto gli uomini lo stimassero e lo venerassero. Fu così che dopo aver assunto la forma umana, comparve nella bottega di uno scultore. Là vide una statua che raffigurava Zeus, il re degli dei, e chiese al maestro: "Quanto costa questa statua?"
"Una dracma". Replicò lo scultore.
Ermes rise e chiese ancora: "E quella di Era quanto costa?" L'altro rispose che costava un po' di più.
Allora Ermes notò la sua statua e pensò che, poiché era il messaggero degli dei e benefattore di entrate in denaro, le persone dovessero apprezzarlo in modo particolare, quindi, indicando la statua di Ermes, chiese: "Quanto costa questa?"
"Non ti costerà nulla", rispose l'artista, esclamando: "Se compri quelle due, allora aggiungerò questa qui come regalo!"
Insomma, una grande delusione anche per me riguardo a Mercurio (Ermes). Non che sia il mio dio preferito, ma ho sempre pensato che fosse più intelligente che vanitoso.