Morale della favola: Non dobbiamo fingere di essere ciò che non siamo, né forzare l'amore dove mai ci potrà essere.
La gatta e Afrodite
La Fontaine
La gatta trasformata in una donna dalla dea Afrodite, è un racconto scritto dal poeta francese Jean de La Fontaine, che prese spunto da una favola di Esopo, ed è la storia di una gatta che si era follemente innamorata di un giovane alto e bello che abitava in una casa vicino a lei. La gatta lo osservava dal tetto. Desiderava talmente avvicinarlo e ricevere le sue carezze che espresse la richiesta di cambiare la sua natura per stare con lui.Un giorno, la gatta si rivolse alla dea Afrodite e la pregò di trasformarla in una donna. Le spiegò che in questo modo avrebbe potuto conquistare il cuore del giovane che amava, e vivere felice accanto a lui. Afrodite, commossa da quell'accorata richiesta, acconsentì e trasformò la gatta in una bellissima donna.
Completata la trasformazione, la donna si recò a casa del giovane che, quando la vide, rimase affascinato dalla sua bellezza e la invitò ad entrare. Con grande gioia lei accettò e si sedette accanto a lui sul divano. Cominciarono a parlare di tante cose, ma lei nemmeno lo ascoltava, tanta era la felicità di stare con lui.
A un certo punto si udì un rumore in cucina. Era un topo che era uscito dal suo nascondiglio e correva sul pavimento. Vedendolo, la donna non riuscì a controllare il suo istinto felino e, proprio come avrebbe fatto un gatto, saltò giù dal divano per inseguirlo. Il giovane rimase allibito nel vederla correre a quattro zampe, miagolare e afferrare il topo con i denti.
Il giovane si rese conto che quella donna altri non era che la gatta che vedeva sul tetto vicino. Deluso e amareggiato, disse alla donna di lasciare la sua casa. La donna si scusò per averlo spaventato. Si rese conto che era meglio tornare ad essere un gatto felice piuttosto che una donna infelice.