Morale della favola: Le vicissitudini di Raperonzolo ci invitano a riflettere sulle nostre azioni e sui modi in cui affrontiamo le avversità.
Breve riassunto di Raperonzolo
Fratelli Grimm
Questo è un riassunto molto breve liberamente tratto dalla storia di Raperonzolo (Rapunzel), la fiaba scritta dai fratelli Grimm, la cui protagonista è una giovane donna dai lunghi capelli color oro che visse rinchiusa sulla cima di una torre molto alta, prigioniera di una strega malvagia.C'era una volta una coppia di coniugi che desideravano tanto avere un figlio. Dopo lunghi anni di attesa, finalmente, la donna rimase incinta e il loro sogno di diventare genitori poté divenire realtà.
Ora, si sa che la gravidanza spesso fa desiderare il cibo più che in altri momenti. E si dà il caso che proprio accanto a loro c'era un bellissimo giardino, con alberi da frutto e saporite verdure, che apparteneva a una strega malvagia, per cui nessuno osava nemmeno avvicinarsi.
Un giorno, la moglie fu attratta da una bellissima pianta chiamata "raperonzolo" che cresceva in quel giardino, chiamò il marito e gli chiese di prepararle un'insalata con quella pianta. Quella notte, l'uomo si intrufolò nel giardino con l'intento di raccogliere alcune foglie e qualche radice di raperonzolo per sua moglie, ma la strega, che si era accorta dell'intruso, gli comparse davanti e gli disse che gli avrebbe fatto prendere ciò che voleva per sua moglie, ma in cambio pretese che che le fosse consegnato il figlio al momento della nascita.
Ovviamente, l'uomo si rifiutò di accettare quell'ignominioso scambio e ritornò dalla moglie a mani vuote. Non potendo il marito procurarsi i raperonzoli in altro modo e, poiché ogni giorno la moglie li desiderava sempre di più, a causa del forte desiderio, si ammalò seriamente.
A un certo momento, la donna fu sul punto di morire; per salvare lei e la figlia, disperato, l'uomo promise alla strega che le avrebbe dato il figlio quando fosse nato.
Pochi mesi più tardi, la coppia ebbe una bellissima bambina dai capelli dorati. Quella stessa notte, la strega si presentò a casa dei neo genitori e, rivolgendosi alla bambina, le disse: "Sei molto bella, ti chiamerò Raperonzolo". Dopodiché, incurante delle lacrime della mamma e del papà, se la portò via.
La strega malvagia rinchiuse Raperonzolo in una torre che non aveva né porte né scale, c'era solo con una finestra lassù in cima. Per molto tempo la bambina crebbe con la sola compagnia della strega che, arrampicandosi sui lunghi capelli d'oro di Raperonzolo, ogni giorno saliva e scendeva dalla torre.
Passarono alcuni anni, Raperonzolo, ormai donna, viveva ancora intrappolata nella torre, tutta sola e infelice. Spesso si affacciava alla finestra e cantava canzoni tristi per placare la sua solitudine.
Ogni qual volta la strega voleva salire sulla torre, diceva: "Raperonzolo... Raperonzolo... lascia cadere i tuoi capelli". Lei si affacciava alla finestra e lasciava cadere i capelli, la strega si arrampicava con l'aiuto di quella lunga chioma.
Una mattina, un giovane principe passò da quelle parti quando sentì la dolce voce di Raperonzolo che cantava una delle sue tristi canzoni. Incuriosito, guardò la torre in cui era rinchiusa Raperonzolo.
"Voglio proprio scoprire a chi appartiene questa bella voce", pensò il principe tra sé, poi, improvvisamente, sentendo arrivare qualcuno, si nascose dietro a un albero.
"Raperonzolo... Raperonzolo... lascia cadere i tuoi capelli", disse la strega e si arrampicò su per i muri.
Ora il principe sapeva cosa fare. Infatti, non appena la strega malvagia si allontanò, il giovane ripeté le stesse parole che aveva udito da lei.
"Raperonzolo... Raperonzolo... lascia cadere i tuoi capelli", disse il principe. Raperonzolo si sciolse i capelli e il principe salì sulla torre, dove rimase abbagliato dalla bellezza di Raperonzolo.
Il giorno dopo, quando il principe tornò alla torre, trovò la strega ad aspettarlo. Immediatamente, la megera lanciò un incantesimo sul giovane, accecandolo e lasciandolo in una foresta lontana.
Nonostante la sua cecità, il principe cercò e vagò per settimane, finché non ritrovò di nuovo la torre. Vedendolo, Raperonzolo iniziò a piangere dalla felicità. Alcune delle sue lacrime, cadendo sul principe, gli restituirono la vista.
"Ci vedo di nuovo! Oh mia dolce Raperonzolo, mi hai salvato. Scappa con me e andiamo nel mio regno", disse il principe. Entrambi andarono via e vissero per sempre felici e contenti.