I ragazzi della via Pal vincono la guerra ma la storia finisce in tragedia, poiché Nemecsek muore per una polmonite contratta durante la battaglia.
Ferenc Molnár, il cui vero nome è Ferenc Neumann, è stato uno scrittore, drammaturgo e romanziere ungherese, nato a Budapest 145 anni fa, noto soprattutto per le sue opere sulla vita contemporanea da salotto e per i suoi racconti molto commoventi. Tra i suoi libri più conosciuti c'è "I ragazzi della via Pál", di cui questo è un riassunto molto breve.
A Budapest, nella via Pál, un gruppo di ragazzi, guidati da Giovanni Boka, lottano per difendere il proprio campo di gioco, una vecchia segheria disabitata, presa d'assalto da una banda avversaria. Sono proprio questi ultimi che iniziano a minacciare i ragazzi per impossessarsi del territorio, diventando così un vero pericolo per loro.
Ovviamente, i ragazzi della via Pál, guidati dal loro coraggioso capo, non hanno certo intenzione di lasciare che questa banda, cosiddetta del "Giardino Botanico", capeggiata da Franco Áts, si impossessi del loro terreno di gioco.
La lotta per il territorio diventa simile a una guerra condotta con vera strategia di difesa militare. Per il piccolo Ernesto Nemecsek, l'unico soldato della banda di Boka, è giunto il momento di guadagnarsi la gloria.
Le truppe di Ats provano più volte ad assaltare il forte basandosi sulla loro forza fisica, ma nulla possono contro le strategie logistiche basate sulle tattiche di guerra, scelte intelligentemente da Boka per difendere il suo dominio.
Alla fine, tra lanci di palle di sabbia e trappole da trincea, Nemecsek dimostra di avere coraggio affrontando da solo e senza paura i militanti della banda antagonista, sebbene questi lo superino sia in età sia di statura.
Sarà grazie al valore e alla lealtà mostrate in battaglia che il piccolo Nemecsek conquisterà il rispetto dei suoi nemici e l'ammirazione del suo comandante Boka.
A Budapest, nella via Pál, un gruppo di ragazzi, guidati da Giovanni Boka, lottano per difendere il proprio campo di gioco, una vecchia segheria disabitata, presa d'assalto da una banda avversaria. Sono proprio questi ultimi che iniziano a minacciare i ragazzi per impossessarsi del territorio, diventando così un vero pericolo per loro.
Ovviamente, i ragazzi della via Pál, guidati dal loro coraggioso capo, non hanno certo intenzione di lasciare che questa banda, cosiddetta del "Giardino Botanico", capeggiata da Franco Áts, si impossessi del loro terreno di gioco.
La lotta per il territorio diventa simile a una guerra condotta con vera strategia di difesa militare. Per il piccolo Ernesto Nemecsek, l'unico soldato della banda di Boka, è giunto il momento di guadagnarsi la gloria.
Le truppe di Ats provano più volte ad assaltare il forte basandosi sulla loro forza fisica, ma nulla possono contro le strategie logistiche basate sulle tattiche di guerra, scelte intelligentemente da Boka per difendere il suo dominio.
Alla fine, tra lanci di palle di sabbia e trappole da trincea, Nemecsek dimostra di avere coraggio affrontando da solo e senza paura i militanti della banda antagonista, sebbene questi lo superino sia in età sia di statura.
Sarà grazie al valore e alla lealtà mostrate in battaglia che il piccolo Nemecsek conquisterà il rispetto dei suoi nemici e l'ammirazione del suo comandante Boka.