Breve riassunto, tra storia e romanzo, sulla vita di due contadini oppressi dal potere a Milano dominata dagli spagnoli nel diciassettesimo secolo.
Alessandro Manzoni (1785 - 1873), è stato uno dei più grandi poeti e drammaturghi italiani. Tra le sue opere più conosciute c'è "Il cinque maggio", un'ode sulla morte di Napoleone, quindi, "Il conte di Carmagnola", la sua prima tragedia, seguita da "Coro dell'Adelchi". Tuttavia, il romanzo più conosciuto del Manzoni è "I promessi sposi", pubblicato nel 1823 inizialmente con il titolo di "Fermo e Lucia", con il quale l'autore pose le basi della narrativa moderna italiana.
La lotta degli umili per il più elementare dei diritti umani ha dato origine a questo romanzo storico romantico che descrive con dovizia di particolari l'ambiente sociale della Lombardia nel Seicento sotto gli effetti della peste durante la dominazione spagnola. Tutte le sfumature e le emozioni dell'animo umano, raccontate in modo travolgente. Così, il libro conquista i primi posti tra i grandi classici della letteratura mondiale.
Personaggi che incontreremo leggendo il libro I promessi sposi:
Trama del romanzo I promessi sposi:
Partendo da un legame d'amore temporaneamente spezzato, inizia la tormentata odissea di Renzo e Lucia, dove orgoglio e umiltà , coraggio e viltà , forza e debolezza, gentilezza e violenza si intrecciano in una lotta senza fine. I due giovani innamorati, molto umili, si troveranno ad affrontare il potente Don Rodrigo, signore del luogo, che, invaghitosi di Lucia, cercherà di separarli tramando ogni sorta di inganni, congiure e complotti. Alla fine, dopo tante vicissitudini, i due ragazzi trionferanno e si incontreranno di nuovo per celebrare il loro tanto sospirato matrimonio.
Di seguito, un breve riassunto liberamente tratto dal libro I promessi sposi, scritto da Alessandro Manzoni.
La storia comincia con l'abituale passeggiata pomeridiana di Don Abbondio, un prete che deve officiare il matrimonio di due giovani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. A un certo punto, i "Bravi", dei brutti ceffi al servizio di don Rodrigo, signore del paese, interrompono la passeggiata del prelato e gli ordinano di non celebrare le nozze. "Questo matrimonio non s'ha da fare!" Gli intimano. Il loro padrone, infatti, aveva scommesso con il suo aristocratico cugino Attilio, che avrebbe avuto per sé Lucia, motivo per cui cerca di impedire le nozze.
Don Abbondio si piega al volere di don Rodrigo e inventa una serie di scuse per giustificarsi con Renzo e Lucia, ma Agnese, la madre di Lucia, scopre tutto e propone ai due innamorati di rivolgersi ad Azzeccagarbugli, un avvocato del posto che in un primo momento è disposto a sostenere i due giovani, ma quando il legale scopre le intenzioni di don Rodrigo, preso dalla paura si rifiuta di aiutarli.
Dopo la retromarcia di Azzeccagarbugli, Renzo e Lucia si rivolgono a Fra Cristoforo, un uomo dal cuore d'oro che ha preso i voti dopo aver ucciso un uomo in duello e da allora ha sempre lottato contro le ingiustizie. Il frate incontra don Abbondio e lo esorta a celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia, ma quello ha troppa paura di don Rodrigo e non cambia idea.
In seguito all'ennesimo rifiuto di don Abbondio, i due giovani decidono di fuggire con l'aiuto di fra Cristoforo, che invia uno a Milano e l'altra a Monza, presso un convento di suore, dove conosce Gertrude (la monaca di Monza), una nobildonna costretta dal padre a prendere i voti ma che intraprende una torbida relazione con Egidio, un giovane poco raccomandabile. La suora accoglie Lucia nel monastero e la giovane racconta la sua storia alla madre superiora.
Intanto a Milano, dove si era rifugiato Renzo, scoppia una rivolta popolare per l'enorme aumento del prezzo del pane. Il giovane si trova coinvolto nella protesta rischiando l'arresto, ma riesce a fuggire a Bergamo, dove trova ospitalità a casa di suo cugino Bortolo. Nel frattempo, fra Cristoforo si trasferisce a Rimini.
L'Innominato, un uomo potente e spietato, rapisce Lucia per conto di don Rodrigo, grazie all'aiuto di Egidio. Quando sembra che tutto è perduto, Lucia fa voto di castità alla Vergine. L'Innominato si pente d'aver rapito Lucia e la libera donandole una dote.
A Milano e in tutta la Lombardia arriva la peste che provoca la morte di molte persone. Don Rodrigo si ammala ed è tradito dal Griso, il capo dei Bravi, che muore di peste. Anche Renzo si ammala ma riesce a guarire e va a cercare Lucia.
Finale della storia: Renzo riesce a trovare Lucia. Fra Cristoforo, anch'egli contagiato, esorta Renzo ad abbandonare il suo desiderio di vendetta contro don Rodrigo, a sua volta morente, e libera Lucia dal suo voto. Così, don Abbondio può ufficializzare le nozze. Gli sposi hanno una figlia che chiamano Maria, in onore alla Vergine. In seguito Renzo e Lucia concepiranno altri figli.
Gennaro Langella
La lotta degli umili per il più elementare dei diritti umani ha dato origine a questo romanzo storico romantico che descrive con dovizia di particolari l'ambiente sociale della Lombardia nel Seicento sotto gli effetti della peste durante la dominazione spagnola. Tutte le sfumature e le emozioni dell'animo umano, raccontate in modo travolgente. Così, il libro conquista i primi posti tra i grandi classici della letteratura mondiale.
Personaggi che incontreremo leggendo il libro I promessi sposi:
- Renzo (o Lorenzo) Tramaglino: giovane tessitore di umili origini, fidanzato con Lucia. Inizialmente ingenuo, poi, trovandosi di fronte alle difficoltà , il ragazzo diventa man mano più furbo. Separato da Lucia, è ingiustamente accusato di essere un criminale.
- Lucia Mondella: contadina semplice e sottomessa come lo erano le donne di allora nella sua condizione sociale. A causa del suo amore per Renzo, Lucia è costretta ad andare via dal paese per sfuggire a Don Rodrigo;
- Agnese: madre di Lucia, sebbene poco istruita, nel romanzo rappresenta la saggezza popolare;
- Don Abbondio: prete codardo e mediocre che si rifiuta di sposare Renzo e Lucia poiché minacciato dai bravi di Don Rodrigo;
- Don Rodrigo: feudatario della regione, nobile cattivo, crudele e malvagio. Invaghitosi di Lucia, cercherà di impedire con ogni mezzo il matrimonio tra i due innamorati;
- Il Griso; il Grignapoco; il Montanarolo; lo Sfregiato; lo Squinternotto; il Tanabuso; il Tiradritto: sono i nomi degli scagnozzi al servizio di Don Rodrigo, cosiddetti "bravi";
- Conte Attilio: aristocratico cugino di don Rodrigo;
- Gertrude: conosciuta come la "Monaca di Monza", una donna delusa, frustrata e ambigua. Fa amicizia e si affeziona a Lucia;
- Egidio: giovane bricconcello che vive a Monza. Ha una relazione con Gertrude ed è complice dell'Innominato;
- Menico: nipote acquisito di Agnese;
- Perpetua: loquace serva di don Abbondio;
- Fra Cristoforo: frate cappuccino del Convento di Pescarenico. Uomo generoso e coraggioso che cerca di aiutare Renzo e Lucia;
- Tonio e Gervaso: due fratelli, amici di Renzo, chiamati a fare da testimoni alle nozze;
- Dott. Azzeccagarbugli: avvocato corrotto della città di Lecco;
- Ferrer: il Gran Cancelliere (vissuto veramente nella vita reale);
- Bortolo: cugino di Renzo, lo avverte che la polizia lo sta cercando, consigliandolo di cambiare nome in "Antonio Rivolta";
- Don Ferrante: nobiluomo milanese convinto che la peste sia causata da forze astrologiche. Accoglie in casa sua Lucia dopo il rapimento da parte dell'Innominato;
- L'Innominato: potente, temuto e tormentato delinquente. È il personaggio più oscuro della storia;
- Donna Prassede: moglie di don Ferrante, nobildonna ricca e ficcanaso che aiuta Lucia, ma la rimprovera per essersi messa con un buono a nulla come Renzo;
- Federico Borromeo: Cardinale e arcivescovo di Milano. Personaggio virtuoso e zelante, basato sull'omonimo storico;
- I monatti: persone contagiate e sopravvissute alla peste, che avevano il compito di curare e portare gli ammalati al Lazzaretto, inoltre, trasportavano e seppellivano i cadaveri bruciando gli abiti infetti.
Trama del romanzo I promessi sposi:
Partendo da un legame d'amore temporaneamente spezzato, inizia la tormentata odissea di Renzo e Lucia, dove orgoglio e umiltà , coraggio e viltà , forza e debolezza, gentilezza e violenza si intrecciano in una lotta senza fine. I due giovani innamorati, molto umili, si troveranno ad affrontare il potente Don Rodrigo, signore del luogo, che, invaghitosi di Lucia, cercherà di separarli tramando ogni sorta di inganni, congiure e complotti. Alla fine, dopo tante vicissitudini, i due ragazzi trionferanno e si incontreranno di nuovo per celebrare il loro tanto sospirato matrimonio.
Di seguito, un breve riassunto liberamente tratto dal libro I promessi sposi, scritto da Alessandro Manzoni.
La storia comincia con l'abituale passeggiata pomeridiana di Don Abbondio, un prete che deve officiare il matrimonio di due giovani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. A un certo punto, i "Bravi", dei brutti ceffi al servizio di don Rodrigo, signore del paese, interrompono la passeggiata del prelato e gli ordinano di non celebrare le nozze. "Questo matrimonio non s'ha da fare!" Gli intimano. Il loro padrone, infatti, aveva scommesso con il suo aristocratico cugino Attilio, che avrebbe avuto per sé Lucia, motivo per cui cerca di impedire le nozze.
Don Abbondio si piega al volere di don Rodrigo e inventa una serie di scuse per giustificarsi con Renzo e Lucia, ma Agnese, la madre di Lucia, scopre tutto e propone ai due innamorati di rivolgersi ad Azzeccagarbugli, un avvocato del posto che in un primo momento è disposto a sostenere i due giovani, ma quando il legale scopre le intenzioni di don Rodrigo, preso dalla paura si rifiuta di aiutarli.
Dopo la retromarcia di Azzeccagarbugli, Renzo e Lucia si rivolgono a Fra Cristoforo, un uomo dal cuore d'oro che ha preso i voti dopo aver ucciso un uomo in duello e da allora ha sempre lottato contro le ingiustizie. Il frate incontra don Abbondio e lo esorta a celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia, ma quello ha troppa paura di don Rodrigo e non cambia idea.
In seguito all'ennesimo rifiuto di don Abbondio, i due giovani decidono di fuggire con l'aiuto di fra Cristoforo, che invia uno a Milano e l'altra a Monza, presso un convento di suore, dove conosce Gertrude (la monaca di Monza), una nobildonna costretta dal padre a prendere i voti ma che intraprende una torbida relazione con Egidio, un giovane poco raccomandabile. La suora accoglie Lucia nel monastero e la giovane racconta la sua storia alla madre superiora.
Intanto a Milano, dove si era rifugiato Renzo, scoppia una rivolta popolare per l'enorme aumento del prezzo del pane. Il giovane si trova coinvolto nella protesta rischiando l'arresto, ma riesce a fuggire a Bergamo, dove trova ospitalità a casa di suo cugino Bortolo. Nel frattempo, fra Cristoforo si trasferisce a Rimini.
L'Innominato, un uomo potente e spietato, rapisce Lucia per conto di don Rodrigo, grazie all'aiuto di Egidio. Quando sembra che tutto è perduto, Lucia fa voto di castità alla Vergine. L'Innominato si pente d'aver rapito Lucia e la libera donandole una dote.
A Milano e in tutta la Lombardia arriva la peste che provoca la morte di molte persone. Don Rodrigo si ammala ed è tradito dal Griso, il capo dei Bravi, che muore di peste. Anche Renzo si ammala ma riesce a guarire e va a cercare Lucia.
Finale della storia: Renzo riesce a trovare Lucia. Fra Cristoforo, anch'egli contagiato, esorta Renzo ad abbandonare il suo desiderio di vendetta contro don Rodrigo, a sua volta morente, e libera Lucia dal suo voto. Così, don Abbondio può ufficializzare le nozze. Gli sposi hanno una figlia che chiamano Maria, in onore alla Vergine. In seguito Renzo e Lucia concepiranno altri figli.
Gennaro Langella