Morale della favola: Si vive solo una volta e se lo facciamo circondati dalla natura avremo una vita sana e felice.
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Il libro della Giungla
Rudyard Kipling
Il libro della giungla (The Jungle Book), è il racconto classico pubblicato nel 1984 dallo scrittore e poeta inglese Rudyard Kipling. È la storia di Mowgli, un ragazzo cresciuto con i lupi, le cui vicende hanno fatto il giro del mondo grazie anche al successo del fortunato cartone animato della Disney. Una delle principali attrazioni è stata la colonna sonora del film, con brani che oggi sono diventati dei classici di successo.In sintesi: Mowgli è un bambino abbandonato nella foresta e allevato dalla lupa Raksha con il consenso del capobranco Akela. Crescendo, il "cucciolo d'uomo" apprende la legge della giungla dai suoi due maestri, il buffo orso Baloo e la saggia pantera nera Bagheera. Ben presto gli sarà chiaro che la vita nella giungla non è affatto facile. Per vivere il ragazzo dovrà affrontare la tigre Shere Khan, il serpente Kaa e un branco di scimmie. Infine raggiungerà il paese in cui vivono gli umani.
I valori che troviamo in questa narrazione hanno ispirato diverse generazioni. I suoi insegnamenti sono stati e saranno sempre preziosi per ogni bambino. Ecco un breve riassunto liberamente tratto da "Il libro della giungla":
Un bambino di 2 anni fu abbandonato in una cesta galleggiante sul fiume, nella giungla, dopo la morte dei suoi genitori. Per fortuna si trovò a passare da quelle parti Bagheera, la pantera nera, che lo salvò e lo portò da Raksha, una lupa che aveva appena partorito. La puerpera lo allevò come fosse suo figlio e lo chiamò Mowgli.
Quando Shere Khan, la malvagia tigre divoratrice di uomini scoprì l'esistenza del piccolo umano, andò a cercarlo con lo scopo di ucciderlo. Saputo del pericolo imminente a cui andava incontro Mowgli, ormai giovanotto, si riunì il Consiglio della Giungla per prendere una decisione. Per la sua sicurezza Mowgli doveva lasciare la foresta e raggiungere il villaggio degli Uomini. La pantera nera si offrì volontaria per accompagnarlo.
Lungo la strada, Bagheera confessò a Mowgli che lo stava accompagnando al villaggio dell'uomo per paura della tigre. Mowgli avrebbe voluto restare nella giungla, assieme a sua madre e ai fratelli lupetti, ma Bagheera fu irremovibile, poiché sapeva che il ragazzo avrebbe corso dei rischi.
Subito dopo essere ripartiti, incontrarono Baloo, un orso dall'aria allegra, ma piuttosto pigro. Mowgli e Baloo cominciarono a giocare e divertirsi insieme e Bagheera, vedendo che tutto era tranquillo, si allontanò. Passarono pochi minuti quando Baloo cominciò a gridare. Alcune scimmie avevano rapito Mowgli e lo stavano portando al palazzo del loro re. Senza esitare l'orso e la pantera accorsero in suo aiuto. Mentre Baloo affrontava le scimmie, Bagheera fece montare il ragazzo sulla sua schiena e scappò via.
In agguato, però, c'era Shere Khan che con una zampata disarcionò il ragazzo. Cominciò la lotta tra la tigre e il cucciolo d'uomo. A un certo punto Mowgli stava colpendo la tigre con un ramo quando un fulmine lo colpì e prese fuoco. Mowgli legò il ramo in fiamme alla coda della tigre che si spaventò e fuggì via a tutta velocità .
Passarono alcuni giorni e i tre amici arrivarono al villaggio degli uomini. Per la prima volta Mowgli vide un altro essere umano. Baloo e Bagheera erano sicuri che Mowgli avrebbe vissuto il resto della vita felice e contento.