L'uso ingiusto della Giustizia è il nuovo libro dello scrittore Antonio Gerardo D'Errico, candidato al Premio Nobel per la letteratura.
L'uso ingiusto della Giustizia
Antonio Gerardo D'Errico
Viviamo in una società in cui la Giustizia è continuamente invocata. Siamo però consapevoli che l'organo che esercita la giurisdizione, molte volte travisa in modo illegittimo la Giustizia per nascondere situazioni di ingiustizia.Discutere sul significato di Giustizia, sembra essere un compito interminabile che si ripete sin dai tempi di Socrate quando si scagliò contro i sofisti di Platone, poiché a tutt'oggi nessuna delle teorie filosofiche è riuscita a disciogliere l'annosa controversia sul "famigerato" Potere Giudiziario.
Insomma, sembra proprio che questa benedetta "Giustizia" sia come un asino con i paraocchi che sbatte contro i muri del proprio dogma.
Allora, ci ha pensato lo scrittore Antonio Gerardo D'Errico, scrivendo un libro su L'uso ingiusto della Giustizia - Storie di vittime e persecutori (con la prefazione dell'on. Rita Bernardini), edito da CTL Editore Livorno. Con le sue riflessioni, in un momento delicato come quello di oggi, l'autore ci racconta come dei magistrati abbiano sottovalutato i diritti di alcune persone.
Gennaro Langella