Morale della favola: Questa storia ci insegna che non bisogna mai fidarsi degli sconosciuti.
Cappuccetto rosso
fratelli Grimm
Questo è un riassunto molto breve di Cappuccetto rosso, liberamente tratto da un libro classico di fiabe per i più piccoli, che ha un grande valore morale, dove il bene vince sul male. La versione è quella scritta nel 1857 dai fratelli Grimm. Buona lettura!C'era una volta una ragazza molto carina che indossava un mantello con cappuccio di velluto rosso che la sua mamma le aveva cucito, e per questo la chiamarono Cappuccetto rosso. Un giorno sua madre le chiese di portare da mangiare alla nonna malata che viveva al di là del bosco, raccomandandole di non fermarsi lungo il sentiero e di non parlare con gli sconosciuti.
Cappuccetto Rosso prese il cestino con tutte le cose buone che aveva preparato sua madre e si avviò verso la casa della nonna. Una volta arrivata nel bosco, incontrò un lupo il quale le chiese dove stava andando così di fretta.
"Vado dalla nonna che non sta tanto bene", disse Cappuccetto rosso.
"E dove abita la tua nonna?" Chiese ancora il lupo.
Ignara delle cattive intenzioni del lupo, Cappuccetto rosso gli spiegò per filo e per segno dove abitava la nonna. Una volta avute tutte le informazioni che gli interessavano, il lupo andò via. Intanto, Cappuccetto rosso si soffermò a raccogliere qualche fiore da regalare alla nonna.
Il lupo cattivo salutò la ragazza e corse velocemente a casa della nonna. Bussò alla porta e, imitando la voce della nipote, si fece aprire. Dopo aver mangiato la nonna, indossò i suoi vestiti e s'infilò nel suo letto in attesa che arrivasse la piccola.
Non passò molto tempo che Cappuccetto rosso entrò dalla porta. Si avvicinò al letto e si accorse che la nonna era cambiata.
"Nonna, che occhi grandi hai!" Esclamò Cappuccetto rosso.
"Sono grandi per vederti meglio." Rispose il lupo imitando la voce della nonna.
"Nonna, che orecchie grandi hai! Disse ancora Cappuccetto rosso.
"Sono grandi per sentirti meglio." Continuò il lupo.
"Nonna, che denti grandi hai! Ribadì Cappuccetto rosso.
"Sono grandi per mangiarti meglio!" E, dicendo questo, il lupo cattivo ingoiò Cappuccetto rosso così come aveva fatto con la nonna. Poi, con la pancia piena si addormentò sul letto e cominciò a russare pesantemente.
Un cacciatore che si trovava a passare da quelle parti, sentì il ronfare che proveniva dalla casa della nonna e si affacciò per vedere se le serviva qualcosa. Vedendo il lupo disteso sul letto con il pancione gonfio, prese il coltello e gli aprì la pancia.
Dalla pancia del lupo uscirono la nonna e la nipote fortunatamente ancora vive. Cappuccetto rosso ringraziò il cacciatore, poi prese delle pietre e le mise nella pancia ancora aperta del lupo, quindi, la ricucì. Quando il lupo si svegliò, sentì che aveva molta sete. Nel movimento di sporgersi sull'orlo del pozzo per bere, il peso delle pietre lo fece cadere in acqua e annegò.
Dopo questa brutta avventura Cappuccetto Rosso aveva imparato la lezione. Fece promessa alla nonna che in futuro non avrebbe mai più parlato con gli sconosciuti. D'ora in poi avrebbe sempre ascoltato le raccomandazioni della sua mamma.