Per Socrate una vita non esaminata non vale la pena di essere vissuta.
Negli ultimi anni ho letto diverse biografie e ogni volta sono rimasto affascinato dal modo in cui alcune persone hanno affrontato la loro vita. Ebbene, qualche tempo fa, mi sono soffermato su un vecchio libro si scuola che riportava il profilo di Socrate, il filosofo greco, nato ad Atene nel 470 aC e vissuto nell'era dorata (culturalmente parlando), di Pericle.In realtà , l'esistenza di Socrate è avvolta da una fitta nebbia. Infatti, egli non ci ha lasciato nulla scritto di suo pugno, perciò, non esiste un resoconto storico della sua vita, ma soltanto ciò che hanno riportato gli altri, tra cui Platone che, in quanto suo allievo, il suo giudizio non può considerarsi attendibile al 100%, poiché, molto probabilmente, influenzato dalla stima e l'ammirazione che provava per il suo maestro.
Secondo Platone, Socrate era fisicamente panciuto e basso di statura. Aveva il naso corto e schiacciato e gli occhi spalancati. Dedicatosi completamente alle disquisizioni filosofiche, sembra che Socrate non abbia mai accettato un pagamento per le sue le lezioni.
Tra l'altro, Platone racconta di una pratica che lui stesso seguiva ogni giorno, in base all'insegnamento di Socrate il quale lo esortava a non vivere stupidamente, dicendogli queste parole: "Una vita non esaminata non vale la pena di essere vissuta".
Fu così che Platone giurò a se stesso che avrebbe vissuto in modo intelligente. Cominciò a considerare attentamente le sue scelte, ponendosi ogni giorno due domande precise. La prima domanda, all'alba, chiedendo a se stesso: "Che cosa devo fare oggi?" La seconda domanda, la sera, al tramonto: "Che cosa ho fatto oggi?"
In questo modo Platone visse la sua vita in modo "ponderato" così come Socrate gli aveva insegnato, facendo sì che fosse una vita degna d'essere vissuta.
E voi, in che modo state vivendo la vostra vita?
