Morale della favola: Piangi forte più che puoi, ma una volta terminato, non piangere più per lo stesso dolore.
Non piangere due volte lo stesso dolore
Buddha
Noi umani siamo stati progettati tutti allo stesso modo. Siamo una specie triste e malinconica, che trascorre gran parte della propria giornata a lamentarsi, tranne alcuni picchi di entusiasmo ogni tanto. Questi ultimi sono i pochi brevi momenti felici della nostra vita. Insomma, è uno schema che si ripete e il risultato è sempre identico; facciamo gli stessi errori e ogni volta ci disperiamo.Qualche tempo fa un anziano monaco buddhista ha tenuto un seminario con l'intento d'insegnare alla gente come liberarsi dei dispiaceri della vita. Molte persone sono intervenute per ascoltare le sue parole. Il vecchio saggio, che era conosciuto per essere un uomo intelligente e spiritoso, ha subito cominciato a raccontare una barzelletta molto divertente. La folla intorno a lui ha riso di gusto.
Dopo alcuni minuti, il religioso ha ripetuto la medesima barzelletta e solo poche persone hanno accennato a un sorriso. Quando ha raccontato la stessa battuta per la terza volta, nessuno dei presenti ha più riso.
Il buon uomo, rivolto agli astanti, ha così concluso: "Certamente, non potete ridere ascoltando di nuovo la stessa barzelletta e ancora e ancora. Quindi, perché piangere di nuovo per lo stesso dolore e ancora e ancora? "