Sbagliando s'impara. Lo scopo delle nostre esperienze è migliorare la nostra formazione.
![[feature] Qualche volta bisogna perdere una battaglia per vincere la guerra](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiZQWE0XwHSdw9x4XZP3dYOvTz4POlOkZw3HsKSUr3pL3vbkf1E9kNv6hGDn7XMbcX251UELPd7V_kKw13yFfuy9FTbyYrxPAwLqImWSan0bFfYGsug0RXP-DU9Q9TSpO5FZ4mGauWSu0/s1600/scacchi.jpg)
Un giorno, il più giovane dei dipendenti chiese al caposquadra perché continuasse a lavorare per quella sezione, nonostante non fosse mai stato promosso. Il capo lo ascoltò compiaciuto, quindi, gli disse: "Ah, l'hai notato anche tu? Ebbene, quando ho iniziato questo lavoro tanti anni fa, ebbi un terribile battibecco con il dirigente di questo Reparto."
"E cosa è successo?" Chiese l'interlocutore.
L'anziano rispose: "Vinsi io."
Ecco, il ricordo di questa storia mi ha fatto rammentare un proverbio che dice così: Essere potenti è come essere galantuomini, se hai bisogno di dire alla gente che lo sei, con tutta probabilità non lo sei. Lo stesso vale anche per la gentilezza, l'educazione, la disponibilità e tanto altro ancora.
Alcune persone pensano che ostentare la loro potenza procuri dei buoni frutti. Il caposquadra ha imparato che l'aver mostrato la sua autorevolezza, al punto d'aver vinto nel contrasto con il suo superiore, non ha fatto altro che procurargli un grosso danno, giacché non è stato promosso come meritava. A questo proposito c'è un'altra citazione famosa che dice: Qualche volta bisogna perdere una battaglia per vincere la guerra.
Attraverso questa esperienza, il caposquadra aveva imparato la differenza tra essere capaci ed essere saggi.