Il termine "sincero" dal latino "sine cera" (senza cera), sinonimo di vero, puro e genuino, pare abbia preso origine dagli antichi romani.
Nell'antica Roma la scultura era una professione molto popolare. Basti pensare che ogni cittadino romano era solito decorare la propria casa e il giardino con statue raffiguranti varie divinità o che avevano le sembianze di personaggi dei miti e leggende dell'epoca. Per questo motivo, molte persone sceglievano di diventare scultori.
Ovviamente, non tutti quanti erano capaci a scolpire la pietra, perciò, molte delle loro opere erano fatte male. Per rimediare ai loro errori, gli artisti meno qualificati usavano versare della cera nelle crepe del marmo da loro lavorato per nascondere le imperfezioni. Gli ignari clienti che compravano le statue, di solito non si accorgevano di nulla e finivano per acquistare a caro prezzo un'opera mediocre, se non addirittura scadente.
Gli artisti più abili non avevano bisogno di ricorrere a questo tipo di stratagemma, così, per assicurarsi che in giro si sapesse che le loro statue erano il frutto della loro bravura, contrassegnavano le loro opere con la dicitura "sine cera", che, per l'appunto, significa "senza cera".
Ecco perché quando noi oggi scriviamo una lettera a qualcuno cui teniamo, per sottolineare che gli stiamo dicendo la verità , in fondo al foglio, firmiamo: "sinceramente". Con questo intendiamo dire di aver scritto con il cuore ciò che noi proviamo veramente, senza alcuna falsità .
Ora, se considerate la vostra vita, gli amici, il lavoro, il vostro modo di agire, potreste dire che siete "senza cera"?
Ovviamente, non tutti quanti erano capaci a scolpire la pietra, perciò, molte delle loro opere erano fatte male. Per rimediare ai loro errori, gli artisti meno qualificati usavano versare della cera nelle crepe del marmo da loro lavorato per nascondere le imperfezioni. Gli ignari clienti che compravano le statue, di solito non si accorgevano di nulla e finivano per acquistare a caro prezzo un'opera mediocre, se non addirittura scadente.
Gli artisti più abili non avevano bisogno di ricorrere a questo tipo di stratagemma, così, per assicurarsi che in giro si sapesse che le loro statue erano il frutto della loro bravura, contrassegnavano le loro opere con la dicitura "sine cera", che, per l'appunto, significa "senza cera".
Ecco perché quando noi oggi scriviamo una lettera a qualcuno cui teniamo, per sottolineare che gli stiamo dicendo la verità , in fondo al foglio, firmiamo: "sinceramente". Con questo intendiamo dire di aver scritto con il cuore ciò che noi proviamo veramente, senza alcuna falsità .
Ora, se considerate la vostra vita, gli amici, il lavoro, il vostro modo di agire, potreste dire che siete "senza cera"?