I cereali raffinati possono essere dannosi per il nostro organismo.
In una sana ed equilibrata alimentazione, non possono mancare i cereali, che rappresentano un'indispensabile fonte di energia, in quanto sono particolarmente ricchi di carboidrati, oltre a proteine, vitamine, fibre ed un basso contenuto di limpidi.
Le loro proprietà antiossidanti, ipoglicemiche e ipocolesterolemiche, contribuiscono a ridurre in maniera significativa i rischi cardiovascolari ed il cancro al colon.
Perché i cereali subiscono la fase di raffinazione?
La risposta è molto semplice, in primo luogo con la raffinazione, nel prodotto migliora non solo il sapore, ma anche il colore e la consistenza, ma sono presenti conservanti che li manterranno più lungo, senza che questi vadano a male.
La cottura richiede meno tempo, la poca energia nella masticazione e la facile digeribilità, invoglia la persona ad un consumo maggiore, con la conseguenza di introdurre un quantitativo superiore al reale fabbisogno.
Lo svantaggio maggiore è che i cereali raffinati sono quasi privi di elementi nutrienti, in molti casi, per compensare quelli persi durante la fase di raffinazione, sono aggiunte vitamine sintetiche e minerali.
Il chicco di cereale, così come appare in natura, si compone essenzialmente da tre parti:
Una delle conseguenze è l'alto livello di zuccheri e carboidrati, con relativa maggior produzione di insulina da parte del corpo, dovuta all'inserimento, durante la lavorazione, di sale, zuccheri e grassi, per rendere il prodotto più appetibile.
I cereali integrali conservano le vitamine A e B, ricche di antiossidanti e soprattutto le fibre, che oltre ad essere utili per il regolare transito intestinale, abbassano il livello di colesterolo, riducendo la pressione arteriosa, abbassando il colesterolo LDL ed i trigliceridi, così da ridurre i rischi di patologie coronariche.
Il loro potere saziante, la digestione più lenta, come anche l'assorbimento ridotto, fanno si che il carico glicemico riduca sensibilmente i picchi e determini un netto miglioramento del diabete mellito di tipo 2.
Le loro proprietà antiossidanti, ipoglicemiche e ipocolesterolemiche, contribuiscono a ridurre in maniera significativa i rischi cardiovascolari ed il cancro al colon.
Perché i cereali subiscono la fase di raffinazione?
La risposta è molto semplice, in primo luogo con la raffinazione, nel prodotto migliora non solo il sapore, ma anche il colore e la consistenza, ma sono presenti conservanti che li manterranno più lungo, senza che questi vadano a male.
La cottura richiede meno tempo, la poca energia nella masticazione e la facile digeribilità, invoglia la persona ad un consumo maggiore, con la conseguenza di introdurre un quantitativo superiore al reale fabbisogno.
Lo svantaggio maggiore è che i cereali raffinati sono quasi privi di elementi nutrienti, in molti casi, per compensare quelli persi durante la fase di raffinazione, sono aggiunte vitamine sintetiche e minerali.
Il chicco di cereale, così come appare in natura, si compone essenzialmente da tre parti:
- la Crusca, che è formata per gran parte da amido, minerali, fibre insolubili e soprattutto vitamine del gruppo B e fibre, per un giusto transito intestinale.
- L'Endoderma composto da carboidrati, proteine e fibre solubili.
- Il Germe, ricco di vitamine, proteine, sali minerali, lipidi, antiossidanti e sostanze fitoattive.
Una delle conseguenze è l'alto livello di zuccheri e carboidrati, con relativa maggior produzione di insulina da parte del corpo, dovuta all'inserimento, durante la lavorazione, di sale, zuccheri e grassi, per rendere il prodotto più appetibile.
I cereali integrali conservano le vitamine A e B, ricche di antiossidanti e soprattutto le fibre, che oltre ad essere utili per il regolare transito intestinale, abbassano il livello di colesterolo, riducendo la pressione arteriosa, abbassando il colesterolo LDL ed i trigliceridi, così da ridurre i rischi di patologie coronariche.
Il loro potere saziante, la digestione più lenta, come anche l'assorbimento ridotto, fanno si che il carico glicemico riduca sensibilmente i picchi e determini un netto miglioramento del diabete mellito di tipo 2.