Morale della favola: Nella vita bisogna incamerare una gran quantità di risorse per affrontare i problemi che inevitabilmente ci arrivano.
Smettere di essere un bicchiere e diventare un lago
Buddha
C'era una volta un giovane molto infelice che un giorno si recò da un vecchio maestro sufi. Dopo avergli raccontato di aver avuto una vita molto misera, gli chiese se avesse una soluzione.L'Illuminato disse al ragazzo triste di mettere una manciata di sale in un bicchiere d'acqua e poi di berla.
"Che sapore ha?" Chiese il Maestro.
"Terribile!" Esclamò il giovane mentre sputava.
L'anziano saggio sorrise, poi invitò il suo ospite a prendere un'altra manciata di sale e di andare a buttarla nel lago. I due camminarono in silenzio. Quando giunsero sulla riva del lago, il giovane lanciò la manciata di sale.
Disse il vecchio: "Ora bevi l'acqua dal lago." Mentre ancora l'acqua gocciolava sul mento del giovane, il Maestro chiese di nuovo: "Che sapore ha?"
"Buono!" Esclamò l'altro.
"Senti ancora il sapore del sale?" Domandò il Maestro.
"No," fu la risposta del giovane.
Il Maestro si sedette accanto al giovanotto che preso dalla disperazione si era rivolto a lui, gli prese ambedue le mani, e gli disse: "Il sale rappresenta il dolore nella nostra vita; né più, né meno. Come il sale, anche la quantità di dolore rimane uguale, esattamente la stessa. Viceversa, l'entità di dolore che percepiamo, dipende dalla capacità del recipiente in cui lo abbiamo messo. Così, quando siamo nel dolore, l'unica cosa che possiamo fare è quella di allargare il nostro senso di vedere le cose. Dobbiamo smettere di essere un bicchiere e diventare lago."