Morale della favola: Il sapiente sa cogliere la gioia in ogni situazione indipendentemente da quante avversità minacciano la sua vita.
L'uomo, la tigre, il precipizio e la fragola
Buddha
Con un breve aforisma (sutra), Buddha raccontò ai suoi discepoli la seguente parabola che, in verità, potrebbe incontrare dei disaccordi da parte dei lettori, poiché a prima vista sembrerebbe che non vi sia molta coerenza. Tuttavia, a pesarci bene il suo significato è molto chiaro. Alla fine scoprirete il perché.C'era una volta un viandante che stava camminando su un prato quando improvvisamente si imbatté in una tigre. L'uomo si mise a correre e la tigre lo inseguì.
Giunto nei pressi di un burrone, il malcapitato afferrò con le mani un arbusto di vite selvatica che era cresciuta proprio sul ciglio del precipizio e vi rimase appeso, sospeso nel vuoto, mentre la tigre continuava a fiutarlo dall'alto.
Tremante di paura, l'uomo guardò in basso e vide che c'era un'altra tigre di sotto, anch'essa aspettava per divorarlo. Tra i due predatori c'era solo quella vite che lo sosteneva. D'un tratto apparvero due topi, uno bianco e uno nero che a poco a poco iniziarono a rosicchiare la vite.
L'uomo notò accanto a sé una succulenta fragola. Mentre con una mano si reggeva alla vite, con l'altra mano colse la fragola: Com'era dolce!
Significato di questa storia: La prima tigre rappresenta il passato (ciò che è stato), l'altra è il futuro (che ancora deve succedere), la vite è la nostra vita (l'esistenza), i due topi rappresentano il giorno e la notte (il tempo che scorre ineluttabile), la fragola è il presente (da apprezzare e gioire perché unico e irripetibile).