Morale della favola: Ciò che è giusto per uno può essere sbagliato per l'altro.
L'asino e il cagnolino da compagnia
Fedro
C'era una volta una fattoria dove viveva un asino che faceva i lavori più duri.Un giorno, il fattore, che era vedovo e viveva da solo, si recò in città dove comprò un cagnolino da compagnia e lo portò con se alla fattoria. Anche se in verità il contadino non faceva mai mancare il fieno nella mangiatoia dell'asino, quest'ultimo ci restava male nel vedere che il suo padrone dedicava tutto il suo tempo libero a giocare ed accarezzare quella bestia che non era di nessuna utilità.
Al contrario del cane che se ne restava gran parte del giorno in ozio nella cuccia a dormire, l'asino svolgeva per il suo padrone i lavori più pesanti e onerosi, come far girare la ruota della macina al Mulino, oppure trasportare la legna e tante altre cose dal bosco fino alla fattoria. In uno dei suoi viaggi nel bosco, mentre era sulla strada del ritorno con un carico di legna per il camino, vide il cagnolino che si divertiva abbaiando, scodinzolando e saltando sulle ginocchia dell'agricoltore.
"Non è giusto - pensò l'asino grondante di sudore - a me tocca lavorare mentre quello si diverte. Forse, se mi comporto come lui, il mio padrone farà lo stesso anche con me." Detto fatto, l'asino cominciò a ragliare e a muovere la coda, poi, d'un tratto saltò addosso al suo padrone il quale non aveva capito quali erano le intenzioni del grosso quadrupede, pensando che quello fosse improvvisamente impazzito, cominciò a gridare: "Aiuto! Aiuto!" Accorsero i servi che diedero un fracco di legnate al povero ciuco.