Come l'amore, l'amicizia è il sentimento umano più ricco di sfaccettature e di contenuti.
L'amicizia è sicuramente il sentimento più complicato da definire.
Amicizia è essenzialmente condivisione dei nostri stati d'animo (ma non solo), con chi eleggiamo affettivamente a noi affine. Non solo condivisione di stati emozionali, come la gioia, il dolore, la felicità, le paure, ma anche condivisione di gesti materiali che traducono in fatti concreti le emozioni reciproche.
Potremmo pertanto dire che l'amicizia si compone di un lato meramente spirituale, emozionale, che si palesa attraverso le affinità di intenti e la trasmissione reciproca di un sentimento d'affetto, e un altro lato prettamente materiale che costituisce la traduzione in fatti tangibili dell'amicizia tra due persone.
Due facce della stessa medaglia che devono sempre correre parallelamente, sullo stesso binario, altrimenti, alcuni gesti, che potrebbero sembrare l'espressione di un sentimento amicale, se non accompagnati dall'imprescindibile sostrato di affetto che caratterizza l'amicizia, finiscono con l'essere solo espressione di intenti distorti, quali gli interessi, la voglia di danneggiare e di depauperare l'altro. Ed è qui che si evince il carattere distintivo dell'amicizia da ogni altro sentimento, o intento umano, che con esso si pone in antitesi: l'essere emblema della voglia di un reciproco arricchimento, l'espressione più alta dell'istinto umano di essere appagati attraverso uno scambio disinteressato di parole, gesti, e vicinanza incondizionata.
L'amicizia, dunque, è un sentimento molto nobile e, come tale, difficilmente diffusa, ancorché sembri il contrario, nella sua espressione più pura. Spesso la si trova contaminata da altri intenti molto meno nobili, ma essa è sempre indispensabile, perché è il canale più bello che abbiamo per comunicare.
Non è sempre facile distinguere un vero amico da chi si finge tale per raggiungere altri scopi, ma vero è, che, data la complessità di questo sentimento e delle responsabilità che esso comporta, nella vita si è già molto fortunati se si riuscissero a contare tre, o quattro amici veri tra le proprie conoscenze. Li si potrà riconoscere perché i veri amici sanno ascoltare, sono vicini nel momento della felicità, ma soprattutto in quello dell'infelicità; capiscono i nostri stati d'animo semplicemente guardandoci in viso, e prima di proferir parola, accorrono nel momento del bisogno senza aspettarsi nulla in cambio, se non gratitudine e la promessa tacita che quando occorrerà, si potrà contare su di noi; sanno perdonare i nostri piccoli grandi errori senza giudicarci e sanno accettarci per ciò che siamo.
(Anna Mercurio)
Amicizia è essenzialmente condivisione dei nostri stati d'animo (ma non solo), con chi eleggiamo affettivamente a noi affine. Non solo condivisione di stati emozionali, come la gioia, il dolore, la felicità, le paure, ma anche condivisione di gesti materiali che traducono in fatti concreti le emozioni reciproche.
Potremmo pertanto dire che l'amicizia si compone di un lato meramente spirituale, emozionale, che si palesa attraverso le affinità di intenti e la trasmissione reciproca di un sentimento d'affetto, e un altro lato prettamente materiale che costituisce la traduzione in fatti tangibili dell'amicizia tra due persone.
Due facce della stessa medaglia che devono sempre correre parallelamente, sullo stesso binario, altrimenti, alcuni gesti, che potrebbero sembrare l'espressione di un sentimento amicale, se non accompagnati dall'imprescindibile sostrato di affetto che caratterizza l'amicizia, finiscono con l'essere solo espressione di intenti distorti, quali gli interessi, la voglia di danneggiare e di depauperare l'altro. Ed è qui che si evince il carattere distintivo dell'amicizia da ogni altro sentimento, o intento umano, che con esso si pone in antitesi: l'essere emblema della voglia di un reciproco arricchimento, l'espressione più alta dell'istinto umano di essere appagati attraverso uno scambio disinteressato di parole, gesti, e vicinanza incondizionata.
L'amicizia, dunque, è un sentimento molto nobile e, come tale, difficilmente diffusa, ancorché sembri il contrario, nella sua espressione più pura. Spesso la si trova contaminata da altri intenti molto meno nobili, ma essa è sempre indispensabile, perché è il canale più bello che abbiamo per comunicare.
Non è sempre facile distinguere un vero amico da chi si finge tale per raggiungere altri scopi, ma vero è, che, data la complessità di questo sentimento e delle responsabilità che esso comporta, nella vita si è già molto fortunati se si riuscissero a contare tre, o quattro amici veri tra le proprie conoscenze. Li si potrà riconoscere perché i veri amici sanno ascoltare, sono vicini nel momento della felicità, ma soprattutto in quello dell'infelicità; capiscono i nostri stati d'animo semplicemente guardandoci in viso, e prima di proferir parola, accorrono nel momento del bisogno senza aspettarsi nulla in cambio, se non gratitudine e la promessa tacita che quando occorrerà, si potrà contare su di noi; sanno perdonare i nostri piccoli grandi errori senza giudicarci e sanno accettarci per ciò che siamo.
(Anna Mercurio)