Morale della Favola: Nell'insegnamento buddista la luna è la coscienza individuale che brilla riflettendo i raggi del sole.
La luna ci guarda
Buddha
C'era una volta in Cina una famiglia molto povera. Spesso capitava che non avevano nulla da mangiare e così, durante la notte, mentre tutti dormivano, il capo famiglia si recava nel giardino del vicino a rubare la frutta e alcune verdure da mangiare. Una sera il ladro si portò dietro il più piccolo dei suoi figli. Arrivarono nell'orto del vicino e l'uomo cominciò a scavare alcune carote.Mentre il padre estraeva le radici dalla terra, il bambino se ne stava in piedi accanto a lui. All'improvviso, il figlio, rivolto al padre, bisbigliò: "Papà, ci sta guardando". Spaventato, il padre ebbe un sussulto e rapidamente si guardò intorno, ma non vide nessuno. "Chi ci guarda? Dov'è?" Chiese preoccupato. Il ragazzo alzò lo sguardo e con il dito indicò il cielo. "Ecco papà, la vedi? La luna ci sta guardando."
Il padre rimase sconcertato da quelle parole del figlio. Egli pensava che nessuno potesse vederlo quando la notte se ne andava nei campi a rubare. Le parole del ragazzo avevano sortito nell'uomo un profondo senso di vergogna. Egli gettò le carote a terra, poi, dopo aver stretto la mano del figlio, sotto lo sguardo argenteo della luna, i due si avviarono verso casa. La mattina dopo il padre andò a lavorare e in seguito non rubò mai più.
La luce riflessa della luna piena di notte indica all'uomo la strada della felicità. La sua luminescenza penetra nella mente generando uno stato di beatitudine.