Morale della favola: Se non si sta attenti, a volte si va per mangiare ma si resta mangiati.
![[feature] Il topo e l'ostrica (La Fontaine)](https://1.bp.blogspot.com/-wo9nSgttD8o/Vk8rY-IEwtI/AAAAAAAACgc/Difg51uW12c/s320/Ostrica%2Be%2Btopo.jpg)
Il topo e l'ostrica
La Fontaine
Questa storiella del topo e l'ostrica, liberamente tratta da una favola di La Fontaine, insegna che se non si conosce il mondo si può facilmente rimanere vittima delle apparenze.C'era una volta sulla vetta Vesuvio un topo di campagna che aveva poco cervello. Un giorno che il topo si era stancato di vivere in un casolare sulle alte pendici del monte, lasciò la sua fredda tana in cerca di un posto più caldo.
Mentre scendeva giù dalla montagna, guardandosi intorno, con entusiasmo pensò: "come è grande il mondo". Quando il topo arrivò sulla spiaggia di Torre Annunziata e la calda sabbia gli riscaldava i piedi ancora gelati, disse fra sé: "mi piace questo posto, adesso devo trovare qualcosa da mangiare".
A un certo punto vide alcune ostriche disseminate per terra che le onde del mare avevano abbandonate sulla sabbia. Tra queste ce n'era una molto grossa con le conchiglie aperte. Pareva quasi che lo squisito mollusco invitasse il topo al banchetto.
Infatti, il sorcio già pregustava il lauto pranzetto. Ma quando il topo allungò il collo per assaggiare quella delizia, l'ostrica chiuse di colpo il suo guscio e imprigionò il topo diventando così la sua tomba.