Morale della favola: È da stupidi dare consigli agli altri senza che si sappia badare prima a se stessi.
![[feature] La lepre e il passero saputello (Fedro)](https://4.bp.blogspot.com/-fclghtBi8Gc/Vhf9Po1Iw4I/AAAAAAAAA4E/xBde8hczGHo/s320/Passero%2Be%2Baquila%252C.jpg)
La lepre e il passero saputello
Fedro
Con questi pochi versi Fedro ci ha dimostrato che quando l'uomo cade in disgrazia riceve conforto nel vedere che il destino degli altri non sia migliore del suo.C'era una volta una lepre singhiozzante che piangeva lacrime di sangue per la sua triste sorte dato che un'aquila l'aveva ghermita con i suoi potenti artigli prelevandola all'uscita della sua tana.
Alle sue grida disperate rispose un passero saputello il quale, senza mostrare pietà alcuna per quella poveretta, la rimproverò. "Beh!?" sbottò il presuntuoso, continuando: "dove è andata a finire la tua velocità? Se davvero tu fossi stata tanto lesta come affermi, non ti saresti fatta prendere così facilmente da un'aquila!" Ma proprio nel mentre l'uccello diceva queste parole pregne di empietà, improvvisamente arrivò in picchiata un falco che lo afferrò al volo.
Nel mentre il pennuto si dimenava tra gli artigli del rapace che si apprestava ad ucciderlo con un colpo preciso del suo becco ricurvo e appuntito, la lepre, agonizzante, fece giusto in tempo a dirgli con un fil di voce: "Ah, questo rende più dolce il mio morire dato che solo un istante fa stavi deridendo il mio infausto fato; ma ora ti stai lagnando del tuo destino con un pianto di dolore uguale al mio".