Morale della favola: C'è un tempo per giocare e un tempo per lavorare, così come ci sono tempi buoni e tempi e cattivi.
La cicala e la formica
Esopo
In questa bellissima favola di Esopo della cicala e la formica, troviamo quest'ultima che lavora pazientemente sotto il caldo sole d'estate, mentre la prima canta e si diverte. Quindi, con l'arrivo della stagione fredda, la formica ha cibo a sufficienza, dato che lo aveva precedentemente immagazzinato, mentre la cicala no, poiché non è stata previdente come la formica.C'era una volta una cicala su un albero in mezzo a un prato che cantava allegramente. Tutte le mattine, non appena si alzava il sole, la cicala cominciava a sfoggiare il suo repertorio di canzoni e non la smetteva più fino a sera. Un giorno vide passare una formica che portava con fatica sulle sue piccole spalle un grosso chicco di grano.
"Fermati un minuto a riposare", disse la cicala alla formica, e quella rispose: "mi spiace ma non posso fermarmi. Sto conservando il cibo per l'Inverno e consiglio a te di fare altrettanto." Intanto che la formica proseguiva il suo cammino, la cicala pensò tra sé: "Non vedo perché dovrei preoccuparmi, c'è tanto di quel cibo qui intorno che basterà per molto di tempo".
Passarono i giorni, le settimane e i mesi, infine, arrivò l'Inverno. Il cibo iniziò scarseggiare e la cicala cominciò ad avere fame, allora si recò dalla formica e la pregò di darle qualcosa da mangiare. Ma la formica scosse la testa in segno di negazione e rispose: "Avresti dovuto conservare qualcosa per i momenti di necessità, come ti avevo consigliato. Ma tu hai preferito cantare per tutto questo tempo e adesso non ce la fai per la fame."