Morale della Favola: Il vero amico è colui che ci sostiene sempre e rimane accanto a noi in qualsiasi situazione, bella o brutta che sia.
I due amici e l'orso
Esopo
Alla fine di ogni favola di Esopo c'è sempre una lezione di vita per tutti noi. Nel caso di questo racconto dal titolo "I due amici e l'orso", l'antico narratore greco ci invita a non fidarci mai di un amico che ci abbandona non appena si avvicina un problema.C'erano una volta due amici che un giorno decisero di fare un viaggio a piedi nella foresta. Siccome i due viandanti sapevano a quali pericoli sarebbero andati incontro, essi fecero giuramento di rimanere sempre uniti qualsiasi cosa accadesse e si sarebbero aiutati a vicenda in caso di contingenza o calamità.
Mentre camminavano tranquillamente per sentieri sconosciuti attraversando valloni tortuosi e gole misteriose discutendo del più e del meno, improvvisamente apparve davanti a loro un gigantesco orso arrabbiato. Lesto, uno dei due viandanti si arrampicò sopra un albero e da lì cominciò a tremare come una foglia. L'altro, invece, non fece in tempo a fuggire. Tanta era la paura che se la fece letteralmente addosso, poi svenne e cadde a terra a peso morto.
Il bestione si avventò addosso all'uomo svenuto a terra pregustando il suo lauto pasto, ma una volta sopra, cominciò a sentirne la puzza. Con i suoi artigli l'orso sollevò il povero disgraziato e ne rigirò il corpo mettendolo a pancia sotto. In quella posizione il cattivo odore si fece ancora più nauseante, così, nonostante la fame, il plantigrado abbandonò la presa, girò le spalle e se ne andò via che era ancora digiuno.
Quando l'animale fu abbastanza lontano, quello che si era rifugiato sull'albero scese e incredulo chiese all'altro, che intanto si era ripreso: "Amico mio, mi era parso che l'orso ti stesse parlando, ma cosa aveva da dirti?" "L'orso mi ha consigliato di non credere più ai falsi amici!" Fu la secca risposta.