Morale della favola: Spesso noi sottovalutiamo le cose veramente preziose, mentre ci facciamo ornamento di cose inutili.
L'immagine riflessa del cervo
Esopo
È semplicemente straordinario notare come in questa favola di Esopo ci sia tanta attualità dei giorni nostri nonostante siano passati più di duemila anni.C'era una volta un cervo che andò a dissetarsi presso un ruscello. Mentre beveva l'acqua fresca e chiara della fonte vide la sua immagine riflessa e rimase colpito dalla bellezza delle sue corna. Dopo aver ammirato di sotto e di sopra di destra e di sinistra il suo grande palco ramificato, passò ai piedi. Ma rimase deluso poiché li vedeva sottili e gracili.
Nel mentre criticava le sue gambe apparve un leone. Il cervo si mise a correre cercando scampo nel bosco. Stava quasi per farla in barba alla fiera quando con le sue corna si impigliò tra i rami di un albero. Tenuto fermo per le corna, il cervo fu facile preda del leone. Qualcuno ha giurato di aver sentito il cervo in punto di morte che disse: Povero me, ho disprezzato le gambe che mi avrebbero salvato la vita mentre ho lodato le corna che sono state la causa della mia rovina.