Morale della favola: Nessun aguzzino è al sicuro da coloro che egli opprime - Non fare mai agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
La volpe e l'aquila
Esopo e Fedro
La favola dell'aquila e la volpe nella versione di Esopo:Un giorno l'aquila e la volpe decisero di diventare amici e di vivere vicini in modo di dare forza alla loro unione. Così, l'aquila fece il suo nido sui rami alti di una grossa pianta, mentre la volpe si stabilì tra i cespugli posti ai piedi dello stesso albero partorendo i suoi piccoli proprio sotto l'aquila.
Non passò molto tempo però che, a corto di cibo, il rapace ruppe il patto stretto con la volpe e approfittando della sua assenza (si era allontanata dalla tana in cerca di cibo), piombò sui suoi cuccioli e li rapì. Quindi, li depose nel nido tra i suoi aquilotti che se ne cibarono.
Quando la volpe fece ritorno e si accorse dell'orrendo banchetto, si rivolse a Zeus affinché le concedesse la giusta vendetta. Il re dell'Olimpo l'ascoltò e lanciò uno dei suoi strali infuocati alla base della pianta che subito prese fuoco. Le fiamme arrivarono al nido dell'aquila che nulla poté fare per salvare i suoi figli. Gli aquilotti che ancora non sapevano volare, in preda al terrore saltarono giù dal nido. Caddero a terra e sotto gli occhi impotenti della madre furono divorati dalla volpe.
La fiaba della volpe e dell'aquila nella versione di Fedro:
Fedro ci presenta una versione meno cruenta di quella di Esopo, anzi, si può dire che la sua fiaba abbia un lieto fine, infatti, dopo la convivenza tra i due predatori e il successivo tradimento dell'aquila determinato dalla cattura dei piccoli, il ritorno della volpe avviene prima del "pasto funesto."
Quando la volpe fece ritorno e vide i suoi piccoli nel nido dell'aquila, pregò quella di non mangiare i suoi figli per non recarle un grande dolore. Ma l'aquila non sentiva ragione e stava per avventarsi su quel suo pasto. Allora la volpe si procurò dall'altare degli dei un tizzone infuocato e lo porse sotto l'albero. Impaurita, l'aquila riconsegnò i figli ancora illesi alla madre.