Morale della favola: Non cambiare la tua natura. Se qualcuno ti ferisce basta prendere solamente le opportune precauzioni.
Il maestro Zen e lo scorpione nell'acqua
Buddha
C'era una volta un maestro Zen il quale un giorno vedendo uno scorpione che stava per annegare, decise di salvarlo. Non appena il monaco prese lo scorpione con le mani per toglierlo dall'acqua, quello lo colpì con il suo pungiglione. Di riflesso, a causa del dolore procurato dalla puntura, il religioso lasciò la presa e l'animale cadde di nuovo nell'acqua.Il maestro cercò di prenderlo una seconda volta, ma lo scorpione lo punse nuovamente. Poco distante dal quel luogo c'era una persona che aveva visto tutta la scena, si avvicinò, e con malcelato garbo, disse: "Scusatemi, ma siete davvero testardo! Non capite che tutte le volte che cercherete di toglierlo dall'acqua, lui vi pungerà !"
Il maestro rispose: "È vero ciò che dite, pungere è nella natura dello scorpione, ma questo non cambierà la mia natura che è quella di aiutarlo." Dopo di ciò, con l'ausilio di una foglia, il maestro tolse lo scorpione dall'acqua e gli salvò la vita.
Questa parabola ci insegna che noi non dobbiamo permettere che la nostra natura sia modificata dal comportamento degli altri. Ognuno di noi ha una propria identità sulla quale si fondano i nostri valori e le convinzioni. Se dovessimo decidere di cambiare la nostra identità , sarà solo per una decisione nostra personale, non dovuta a una reazione di fronte a una condotta che non si adatta alla nostra.