Morale della favola: Ogni persona ha un suo valore, sia esso di piccola o grande statura, e ognuno può essere utile all'altro.
Il leone e il Topo
Esopo
C'era una volta un sorcio che assieme alla sua famiglia di topolini giocavano a rincorrersi.Un giorno, mentre il topo zampettava nel bosco, non si accorse di un leone che stava dormendo sull'erba alta del prato e distrattamente saltò sopra la sua folta criniera. Il leone che aveva il sonno leggero si svegliò di colpo e lesto afferrò il topo con i suoi potenti artigli. Pieno di rabbia per averlo disturbato, il grosso animale aprì le fauci e si apprestava a fare del piccolino un solo boccone.
"Perdonatemi sire - chiese il topo supplicandolo - per favore, lasciatemi andare e io un giorno tornerò ad aiutarvi". Il felino si fece una grossa risata: "ah ah ah, tu, così piccolo, come potresti mai essermi di aiuto?" Poi, visto che l'animaletto non aveva alcuna intenzione di causagli del male, decise che non valeva la pena di uccidere una minuscola creatura poiché sarebbe stato un motivo di disonore piuttosto che di gloria. Quindi, lo perdonò e lasciò che andasse via.
Dopo qualche giorno arrivarono alcuni cacciatori che costruirono una trappola. Il leone fu catturato e legato con delle corde. Il suo ruggito di dolore percorse tutta la foresta. Il topo udì la sua voce e subito accorse. Il piccolo roditore cominciò a mordicchiare le corde che tenevano stretto il leone e una ad una le spezzò. Una volta liberato, il leone ringraziò il topo e disse: "caro amico mio, sono stato uno stupido a mettere in dubbio che tu, così piccolo, un giorno potessi aiutarmi. E invece oggi mi hai salvato la vita."