Ogni volta che ci assumiamo la responsabilità di un nostro errore, saliamo un gradino più in alto di dove eravamo.
![[feature] Differenza tra chiedere scusa e accampare scuse](https://4.bp.blogspot.com/-3IcC4GQ2ZI8/WmZr_7JZPVI/AAAAAAAAHTg/lLIaejikCLU_2wDDrpFjyHQh9t_YFn7cwCLcBGAs/s1600/chiede_scusa.jpg)
A pensarci bene, le scuse sono molto più semplici da trovare, e poi, ci liberano dall'eseguire spiacevoli incombenze o agire in modo impegnativo. Oltretutto, trovare delle scuse mantiene in esercizio la nostra creatività. Non che io sia un esperto, intendiamoci, ma penso che il processo di inventarsi delle scuse stimoli le nostre cellule cerebrali e impediscono che muoiano d'inedia. In ogni caso, per quanto ciò possa essere utile, c'è un serio handicap collaterale. Se noi prendiamo l'abitudine di giustificarci ogni volta, la gente diventerà scettica verso di noi e cominceremo a perdere di credibilità.
Tutt'altra cosa, invece, è chiedere scusa. Questo comportamento presuppone che abbiamo riconosciuto i nostri torti e ne siamo pentiti. Quando ci giustifichiamo, invece, stiamo sostenendo di non essere responsabili di un determinato evento, pur se ne siamo gli artefici. Per esempio: se arrivi in ritardo ad un appuntamento, cosa fai? Provi a giustificarti con la classica "gomma a terra", dicendo: "Scusami per essere arrivato in ritardo, ma ho dovuto sostituire la ruota." Oppure ti assumi la piena responsabilità delle tue azioni, dicendo: "Ti chiedo scusa. Sono arrivato in ritardo. Mi spiace!"
La parola cruciale è quel "ma". Se ti scusi, e poi usi il "ma", non hai chiesto scusa, ma hai accampato una scusa.