Il suono di un bacio non è così forte come quello di un cannone, ma la sua eco dura molto di più - Oliver Wendell Holmes, Sr.
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"Arriverò in ritardo alla riunione, devo fare presto", disse tra sé, mentre si gettava il cappotto sulla spalla, e intanto si allontanava in tutta fretta da casa. Scese di corsa giù per le scale a due alla volta. "Aspetta, aspetta", invocò lei, ma lui se n'era già andato.
Per un attimo era rimasta con la guancia protesa e gli occhi chiusi. "Si è dimenticato di darmi un bacio prima di andarsene", sussurrò, con la voce che le tremava sotto il peso della sua delusione. Lo chiamò sul cellulare: "Te ne sei andato senza darmi un bacio", disse in tono accusatorio. "Mi dispiace tesoro", rispose lui con voce affranta dall'altro capo. "Ok, va tutto bene", replicò lei, cercando di schiarirsi la voce mentre chiudeva la telefonata.
Mangiò in silenzio la sua colazione, calzò le scarpe, prese lo zaino della scuola e con una stretta di spalle, iniziò ad uscire dalla porta. Mentre scendeva i gradini, una macchina si fermò davanti casa. Lui scese dall'auto. Le corse incontro. Il suo viso si illuminò come un albero di Natale. "Mi dispiace, avevo dimenticato", disse, mentre la sollevava e l'abbracciava. Lei non disse nulla. La mascella le faceva male dal troppo sorridere.
Passò del tempo. Tutti dimenticarono quel giorno in cui un collaboratore era arrivato in ritardo, ma la bambina non dimenticò mai che suo padre aveva guidato fino a casa solo per darle un bacio.