Secondo quanto scrive Svetonio, la famosa locuzione latina "Alea iacta est - il dado è tratto, o lanciato - sarebbe stata pronunciata per la prima volta il 10 gennaio del 49 a.C. da Gaio Giulio Cesare in occasione dell'attraversamento del fiume Rubicone alla conquista della Gallia.
![[feature] Ormai il dado è tratto](https://4.bp.blogspot.com/-Owkk1p_o1dQ/WF_pFWzCF7I/AAAAAAAAFbY/sSxUKRECzsMhuicJzx4v4S07pp8TWb67QCLcB/s320/Giulio_Cesare.jpg)
Poiché il Console romano sapeva bene che la conquista della Gran Bretagna rappresentava un'impresa molto ardua da realizzare, per garantirsi il successo della spedizione mise in atto una strategia davvero singolare. Arrivati sulle coste inglesi di Dover, egli ordinò ai suoi uomini di marciare sul bordo della scogliera e di guardare verso il mare.
Con sorpresa e sgomento, i soldati videro le navi con le quali erano sbarcati avvolte dalle fiamme. Era stato lo stesso comandante che aveva deliberatamente dato ordine agli uomini rimasti a terra di dare fuoco alle imbarcazioni. Con questo espediente, Cesare aveva fatto in modo che fosse loro preclusa ogni possibilità di ritirata, in linea con il suo famoso motto, passato alla storia: "Il dado è tratto", cioè: indietro non si può più tornare.
Nonostante le truppe fossero rimaste confuse dalla mossa inaspettata del loro capo, sicuramente anche contrariati da quell'assurdo stratagemma, Cesare sapeva esattamente ciò che stava facendo. Giacché i suoi soldati non erano più in grado di tornare al continente, per essi non c'era niente altro che potessero fare se non marciare, andare avanti e conquistare. E questo fu esattamente quel che fecero.
E voi? Vi siete mai trovati in una situazione di difficoltà da cui avreste voluto scappare per andare a nascondervi, ma invece sapevate bene che non era possibile ignorare?