Qualcuno potrebbe pensare che il ragazzo sia stato crudele con l'albero, ma non è così. La pianta è stata trattata allo stesso modo di un genitore.
![[feature] Il ragazzo e l'albero delle mele](https://1.bp.blogspot.com/-dF0jrYbmugU/V1Q-xiiLAFI/AAAAAAAAEWk/PIr-ejzpDY0c_9VXtABSOrT_eMxufDAggCLcB/s320/ragazzo%2Bseduto%2Bsu%2Bceppo.jpg)
Passarono gli anni, il bambino era cresciuto, per molto tempo non era più andato a giocare con la pianta. Un giorno, il ragazzo tornò dall'albero. Lo trovò triste e solo. "Vieni a giocare con me?" Chiese l'albero. "Non sono più un bambino, non salgo più sugli alberi," rispose il ragazzo, poi aggiunse: "Voglio dei giocattoli, ma ho bisogno di soldi per comprarli." "Mi dispiace, ma io non ho soldi ... però puoi raccogliere le mie mele e venderle al mercato. Con il denaro che ricavi puoi comprarti i giocattoli." Il giovanotto salì sull'albero e raccolse tutte le mele. L'albero era felice. Dopo la raccolta delle mele, il ragazzo non tornò più. L'albero era di nuovo triste.
Un giorno il ragazzo tornò. Appena l'albero lo vide lo invitò: "Vieni a giocare con me?" "Non ho tempo per giocare. Devo lavorare per mantenere la mia famiglia. Abbiamo bisogno di una casa dove vivere. Mi puoi aiutare?" "Mi dispiace, ma io non possiedo una casa. Però puoi tagliare i miei rami e con essi costruire la tua casa." Il giovanotto tagliò tutti i rami dell'albero. L'albero era contento di vederlo felice, ma da allora il giovane non è più tornato. L'albero rimase di nuovo solo e triste.
Un caldo giorno d'estate, il ragazzo fece ritorno e l'albero ne ebbe molto piacere. "Vieni a giocare con me?" domandò l'albero. "Sto diventando troppo vecchio per giocare. Voglio andare a mare per rilassarmi un po'. Puoi darmi una barca?" "Usa il mio tronco per costruire la tua barca. Potrai navigare, andare lontano ed essere felice". Il ragazzo tagliò il tronco dell'albero e si costruì la barca. Andò a mare e non si presentò più per un lungo periodo.
Infine, dopo molti anni ancora il ragazzo tornò. "Mi dispiace ragazzo mio, non mi è rimasto più niente da darti. Non ho più mele per te." "Non ho più denti per mordere le mele." Rispose il ragazzo. "Non ho più rami per farti giocare." "Sono troppo vecchio per giocare sui rami." "Non ho più il tronco per farti salire." "Sono troppo stanco per arrampicarmi." "Allora - concluse l'albero - se sei tanto stanco, vieni a sederti sul mio ceppo, è l'unica cosa che mi è rimasta da offrirti." Il ragazzo si sedette e l'albero fu di nuovo felice.
Questa può essere la storia di ognuno di noi. L'albero rappresenta i nostri genitori. Quando noi siamo piccoli, ci piace giocare con la mamma e il papà. Quando diventiamo grandi, li lasciamo ... ma torniamo da loro ogni volta che abbiamo bisogno di qualcosa o quando ci troviamo in difficoltà. Non importa quanto noi siamo cresciuti, i genitori sono sempre lì, e fanno di tutto per renderci felici.